A separare Parma nuova e l’Oltretorrente non stavano solo il torrente e le divergenti condizioni urbane ma, si può dire, un intero mondo che rendeva i loro abitanti diversi e lontani in tutto, nello stile di vita e nelle abitudini, nel linguaggio e nei gesti, nel viso e negli abiti, negli ideali e nella visione del mondo. Qualcuno dice vi si parlassero anche due dialetti diversi. I ponti univano e al contempo dividevano due città profondamente diverse. Continue reading “Di nuovo in libreria la storia ribelle dell’Oltretorrente”
Lo strascico di notizie a seguito della COP26 si è ormai già esaurito, corto come ormai tutte le notizie. Eppure il deterioramento ambientale prosegue la sua strada anche senza tweet di circostanza, anche se facciamo finta che non ci sia, o che in fondo si tratti di un problema lontano, che può essere rimandato. In tanti si dipingono di green, ma è giusto il tempo di un carro in maschera e poi si torna al solito tran tran. Insomma, abbiamo capito che il pianeta è in pericolo ma poi “occorre essere concreti”. E l’Unione Parmense degli Industriali, riunita lo scorso 15 Novembre a Parma, ha interpretato appieno questo spirito di concretezza. Continue reading “Nella brown economy”
L’esercito francese aveva subito la più cocente delle sconfitte: l’imperatore Napoleone III era stato catturato, l’esercito prussiano era giunto sino a Parigi e aveva imposto una resa disonorevole alla Francia imperiale, che pure sembrava proiettata grazie a vent’anni di fasti e successi verso l’egemonia del continente europeo. Il governo Thiers, nel mezzo di una devastante crisi economica, sociale, politica, chiese proprio al nemico prussiano di liberare 100mila prigionieri di guerra in modo da disporre delle forze necessarie per reprimere la Comune di Parigi e dare la caccia ai comunardi. Proprio così: fu ricercata un’intesa col nemico, che aveva così sprezzantemente umiliato e messo in ginocchio la Francia, contro i lavoratori francesi in lotta. Continue reading “Il lavoro offeso. Lottiamo per la dignità”
Il 23 settembre scorso, a Roma, si è tenuta l’assemblea nazionale di Confindustria, cui ha partecipato il Presidente del Consiglio Mario Draghi, definito “l’uomo della necessità” proprio in questa occasione dal presidente stesso dell’organizzazione rappresentativa delle imprese Carlo Bonomi. Da qui, prende spunto l’analisi che segue di Cristina Quintavalla.Continue reading “Draghi e la pace sociale sono le loro “necessità””
da Unione Sindacale di Base Confederazione di Parma
Ai candidati sindaci del Comune di Fontanellato, chiediamo quali siano i progetti per il futuro della residenza per anziani “Peracchi”. Più volte in questi anni, Usb ha denunciato i problemi e la cattiva gestione del servizio, ricevendo sempre risposte vaghe e mai esaustive. Addirittura durante il periodo dell’emergenza covid-19 il Comune ha sempre cercato di minimizzare attraverso proclami che “tutto andava bene”. Ma il numero di decessi, tra gli anziani degenti, descriveva realtà ben diversa. Continue reading “Usb: «Quale futuro per la Cra Peracchi di Fontanellato?»”
Due libri appena usciti ci consentono di riprendere un ragionamento sulle nostre città, lasciato incompiuto e per di più scompaginato dal Covid-19. L’occasione non deve essere sprecata, come ha scritto Marco Senaldi nel suo Pensare Oltre (Piemme 2021): la perdita di senso, di tempo, di socialità, se accolta e non rimossa, potrebbe rappresentare un «salto esperienziale». Accolto il suggerimento, pensiamo alle città, le abbiamo viste vuote, come teatri abbandonati dai loro attori/spettatori, arrese e fragili, esposte senza inganno ai loro pregi e difetti; proprio alla luce di una simile, radicale, esperienza, non sarebbe forse auspicabile tornare consapevolmente a occuparci di loro e ragionare finalmente sullo spazio urbano come un sistema complesso e riflesso di una comunità da ritrovare? Continue reading “Immaginare una città”
Domani, 25 agosto, alle ore 18:30, in viale Tanara, l’Anpi provinciale di Parma e Officina popolare hanno convocato l’annuale commemorazione di Mario Lupo, giovanissimo militante di Lotta continua ucciso a Parma nel 1972 da un gruppo di neofascisti. In questa occasione riproponiamo un articolo di William Gambetta uscito due anni fa (ndr).
La sera del 25 agosto 1972 la notizia dall’assassinio di un giovane diciannovenne di Lotta continua corse veloce per le strade di una città semideserta. Grazie a diversi testimoni le informazioni erano precise. Alcuni neofascisti, nomi noti alla questura e alla stampa cittadina, vicini al Movimento sociale italiano, erano improvvisamente balzati fuori da una siepe, di fronte al Cinema Roma, in viale Tanara. Tutti erano armati di coltello a serramanico e uno di loro, senza tentennamenti, aveva colpito al cuore Mario Lupo, uccidendolo. Seguirono giorni di intense mobilitazioni, fino a quando una manifestazione della sinistra rivoluzionaria si diresse verso la sede della federazione missina, in via Maestri, devastandola. Continue reading “La città che abbracciò Lupo e quella di oggi”
Tutte le morti sul lavoro sono intollerabili. Rendono evidente quanto poco valga la vita umana dinanzi all’imperio del profitto. Quella di Salvatore Rabbito ancora di più. Perché la sua vita è stata spezzata lungo quel malefico tratto di autostrada che dovrebbe collegare il Tirreno al Brennero. Schiacciato tra una ruspa e una macchina asfaltatrice lungo la bretella autostradale più inutile del mondo, ma che è stata un affare d’oro per i costruttori. Continue reading “Una vita spezzata sul cantiere della Tibre: l’ennesima vittima degli affari”
A chi reiteratamente giura e spergiura che la classe operaia è ormai defunta e che quella che è rimasta sopravvive a sé stessa e a una storia di inarrestabile uscita dalla fabbrica fisica, sarà sembrato un incubo la manifestazione di sabato 24 luglio a Campi Bisenzio, organizzata dai/lle lavoratori/trici della GKN. Continue reading “Insorgiamo!”