Ricomincio da capo

di Marco Severo

Parma, 2025. Località imprecisata a est della città, campagna aperta. È una mattina molto calda e appiccicaticcia, un trattore sparge letame poco lontano. Gli addetti stampa si affannano a cercare l’inquadratura buona con un drone, mentre i giornalisti schiacciano i tafani con le 37 pagine del rendering. Quando finalmente scroscia l’applauso (un crepitio flemmatico eppure liberatorio), gli smartphone si fanno sotto per raccogliere le dichiarazioni di rito. “Oggi è una data storica per Parma – proclama l’uomo con il nastrino e le forbici – con la posa di questa pietra la città riparte e torna a essere competitiva”. Una motosega rabbiosa ruggisce tra i campi. “Contro il ‘popolo del no’ – prosegue l’oratore – in un mondo in cui tutti costruiscono muri, noi, seguendo peraltro l’esortazione del Santo Padre, continuiamo a costruire ponti”. Continue reading “Ricomincio da capo”

Dopo il Marconi, anche il Liceo artistico Toschi occupa

da Liceo Toschi Occupato

Stamattina [ieri, 28 marzo 2022, n.d.r.], noi studenti del Toschi, abbiamo deciso di occupare la nostra scuola. Come gli studenti del Marconi e migliaia di altri studenti in Italia abbiamo deciso di protestare attraverso l’occupazione, un atto forte ma necessario per fare sentire la nostra voce e rivendicare i nostri diritti. Continue reading “Dopo il Marconi, anche il Liceo artistico Toschi occupa”

Presidio davanti alla Prefettura contro l’invio di armi

da Comitato chiamata contro la guerra, Officina Popolare, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, CIAC, Donne in Nero e altre associazioni

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Questo recita l’articolo 11 della nostra Costituzione democratica e repubblicana, per la cui stesura hanno lavorato 556 deputati costituenti, di ogni provenienza politica.
Oggi l’invio di armi, inopinatamente approvato dal governo Draghi, sta violando le norme fondamentali alla base del nostro stesso ordinamento giuridico.

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I buchi di Lunardi

di Francesco Antuofermo

Alzi la mano chi di voi non ha mai provato a scavare una buca, almeno da bambino. In spiaggia, ad esempio, siamo stati tutti costruttori: affondare le mani nella sabbia in profondità e sfruttare l’arena per erigere un forte, un castello, una pista per le biglie. Anche l’homo sapiens alle origini del suo cammino ha dovuto ovviare a questa incombenza. Quando i nostri progenitori circa 12.000 anni fa, cominciarono a scavare buche in Mesopotamia, per dissodare e piantare il Triticum beeoticum (piccolo farro), capirono l’importanza di diventare sedentari e impararono a fare gli agricoltori: il buco come preludio alla creazione di città complesse come Babilonia. Continue reading “I buchi di Lunardi”

Le tante candidature a sinistra del centro-sinistra

di William Gambetta

Per il Comune di Parma si avvicinano le elezioni amministrative e dopo lunghe (e travagliate) riunioni escono le prime candidature a sindaco e le liste a loro sostegno. Secondo alcuni osservatori delle dinamiche politiche locali, a dire il vero, ne emergono fin troppe. Troppi nomi. Troppi partiti… Troppa frammentazione. A loro dire, insomma, servirebbe una maggiore disposizione all’unità da parte dei diversi protagonisti del quadro politico. I personalismi e le rigidezze di partito sarebbero le cause principali di tutti i mali della democrazia, a danno del “bene collettivo”. Istintivamente, irrazionalmente, verrebbe da aderire a queste valutazioni. Se il quadro delle scelte fosse semplificato a due, tre, quattro candidati al massimo, magari con un paio di liste per ogni aspirante sindaco, anche la nostra scelta di cittadini potrebbe essere più lineare, meno tormentata, meno impegnativa. Eppure c’è qualcosa che non quadra… Continue reading “Le tante candidature a sinistra del centro-sinistra”

Oggi lo sciopero per il clima dei Fridays For Future

da Fridays For Future Parma

Stamane, venerdì 25 marzo, con concentramento alle 9:30 a Barriera Bixio, prenderà avvio la manifestazione del Fridays For Future. Dall’Oltretorrente il corteo si sposterà in centro, passando per il ponte di Mezzo e via Mazzini, fino a piazza della Pace, di fronte alla Pilotta. Di seguito il comunicato dei FFF di Parma [n.d.r.]

Ritorniamo in piazza in tutto il mondo, e in 90 città italiane, per ribadire la priorità della lotta contro il cambiamento climatico, per costruire un modello di società differente, che non sfrutti più né terra, né persone. Continue reading “Oggi lo sciopero per il clima dei Fridays For Future”

Occupo perché mi preoccupo! Il comunicato degli studenti del Marconi

dal Liceo Marconi Occupato

La desolante situazione dell’istruzione pubblica in Italia che vediamo tutti i giorni, e che è peggiorata di anno in anno negli ultimi venti, non è più a lungo tollerabile. Quest’anno abbiamo visto morire ragazzi della nostra età in alternanza scuola-lavoro, lavorando gratis per il profitto degli imprenditori, e quando gli studenti hanno alzato la testa sono stati manganellati e le loro proteste sono state duramente represse a Torino e nel resto di Italia. Noi non possiamo sopportare oltre questo modello di scuola che mette la nostra formazione e crescita umana all’ultimo posto, che non si interessa della situazione economica e psicologica degli studenti; privilegiando invece il loro prematuro ingresso in un mondo del lavoro fatto di precarietà e sfruttamento. Continue reading “Occupo perché mi preoccupo! Il comunicato degli studenti del Marconi”

Ritornare alla gestione pubblica dell’acqua: questa la strada per combattere la siccità

da Potere al Popolo Parma

Da giorni risuona l’allarme siccità, in primo luogo da parte del mondo agricolo. Tra il caro carburanti e la penuria idrica la produzione ortofrutticola del Paese è in forte difficoltà. Le precipitazioni sono ai minimi storici e le portate dei principali fiumi del nord sono le più basse, in inverno, degli ultimi 50 anni. Politica ed industria cominciano ad elaborare le loro proposte, a partire dall’invito al risparmio individuale di acqua. Anche noi di Potere al Popolo stiamo riflettendo su queste difficoltà, ed ecco le nostre osservazioni.
Innanzitutto, sappiamo che questa siccità non è una calamità straordinaria ed inspiegabile, ma l’effetto dei cambiamenti climatici dovuti all’eccessiva emissione di gas serra imputabile a molte attività antropiche: il nostro invito e impegno è ancora una volta quello di ridurre alla causa questo problema.

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