di USI Parma

Il regime teocratico israeliano affonda le sue radici e la sua ragion d’essere sull’apartheid, il colonialismo e il razzismo di stampo religioso. Al contempo siamo consapevoli che ciò che ha creato Hamas è allo stesso modo basato sul fanatismo religioso e sul ricatto che per decenni ha compiuto verso il popolo palestinese. La differenza sta nel fatto che Israele occupa e sradica i palestinesi dalla loro terra nel West Bank, li segrega in un campo di concentramento a cielo aperto come Gaza. Il progetto sionista infatti ha lo scopo dichiarato di espandersi territorialmente e di creare uno Stato di soli ebrei in cui non c’ è spazio per altri popoli. Vivere come bestie, essere sterminati, disumanizzati, che conseguenze possono generarsi?
Siamo di fronte a una delle peggiori tragedie della storia, al pari dei campi di concentramento nazisti, ai gulag stalinisti e al massacro dei vari popoli indigeni sterminati dai colonialisti degli stati occidentali e “civilizzati”. L’obbiettivo del potere messianico e nazi-sionista israeliano è di eliminare quanti più infedeli possibile, rubare le terre e l’economia, le risorse ai palestinesi, sfruttarli e utilizzarli come schiavi, nel silenzio complice delle potenze mondiali, perché a Israele da sempre tutto è stato permesso.
Pertanto sosteniamo senza alcuna remora la Global Sumud Flottilla, ci uniamo alle iniziative di qualsiasi tipo e agli scioperi, rimaniamo in mobilitazione permanente. Schifiamo chi oggi utilizza misere categorie dello squallido dibattito politico nostrano, negando il sostegno a chi cerca di fare quello che gli Stati non fanno: affrontare e fermare Israele nel genocidio che sta perpetuando. Non stanno portando solo aiuti di qualsiasi genere al popolo palestinese ma sono persone comuni, come tutti noi, che vogliono riportare l’umanità in un posto che è diventato un inferno. I governi europei e la stessa UE devono intimare uno STOP a Israele invece di riempirsi di parole vuote. La Flottilla invece sta tenendo viva la fiammella ormai flebile dei valori che dovrebbero essere alla base dei nostri paesi. Noi vogliamo un mondo diverso, non questo, fatto di guerre e tragedie che aumenteranno sempre di più e ne saremo tutti travolti. Prima che sia troppo tardi dobbiamo metterci tutti di traverso.
Nessun dibattito è possibile con chi vuole minimizzare quanto sta accadendo, sono solo complici di questi assassini.
Dall’Ucraina alla Palestina ovunque ci sia un popolo, in ogni parte del mondo, che si batte contro una qualsiasi forma di regime, fascismo, aggressione militare, imperialismo, dittatura, Noi saremo sempre al suo fianco.
Ricordiamo che l’Italia è uno dei maggiori esportatori di armi verso lo Stato israeliano e che il sistema economico occidentale trae profitto dall’occupazione militare e dal genocidio. Informiamoci, boicottiamo, alziamo la voce, resistiamo, lottiamo a fianco della Palestina al fine di scardinare questo sistema che opprime il suo popolo ma che finirà per schiacciare anche noi.
Siamo a fianco del popolo palestinese che lotta per la sua libertà e resiste dal fiume al mare per la propria sopravvivenza.