da Officina Popolare Parma
Dare del fascista a Salvini non è reato (lo veniamo a sapere dalla stampa), ma forse è superfluo. Le foto con saluti romani e celtiche del comizio di Roma ci paiono già un buon commento sulle sue dichiarazioni di antifascismo. Siamo in campagna elettorale, in effetti.
Quello che ci pare utile condividere e portare come riflessione in piazza è dare evidenza a un processo in corso. Un politico spregiudicato capace di cambiare idee e tattica, secondo convenienza, è utile. La trasformazione dell’Italia in un paese di stampo autoritario, in una parola la sua fascistizzazione, fa comodo. Perché i grandi interessi delle multinazionali e dei gruppi più potenti siano tutelati nel migliore dei modi.
In Italia. La questione Ilva vede da parte della Lega un sostegno alle istanze della Arcelor-Mittal (società franco-indiana) incredibile per dei sovranisti. Una partita dove perdono le casse pubbliche, i lavoratori, la salute e l’ambiente in cui vivono i cittadini.
In Emilia-Romagna. I politici leghisti in regione vogliono spingere al massimo nuove infrastrutture: TI-BRE ed Aeroporto, per fare due esempi di Parma. E, non a caso, i giornali in mano ai gruppi industriali amplificano la voce dei politici leghisti.
È utile per accelerare la privatizzazione dei servizi sociali e sanitari già in corso. Servizi conquistati con decenni di lotta dalle classi popolari: motivo di orgoglio per tutta la comunità e fonte di vera sicurezza.
È utile perché spostare la rabbia dei cittadini verso i nuovi arrivati aiuta a tenere basso il conflitto sociale. Nel caso il razzismo non basti, decreti come il “Sicurezza” e il “Sicurezza bis” già ci parlano di un futuro di repressione per chi protesta.
Ma alla popolazione, già colpita da dieci anni di crisi, spinta verso un individualismo disumano, tutto serve tranne ulteriore disgregazione sociale.
Per riflettere, come comunità, su questi temi vi invitiamo sabato 16 novembre in piazza Garibaldi, a Parma, dalle ore 15 alle 19.