Era un “pensionato benvoluto”. No, era un neofascista

da Officina popolare Parma

La “Gazzetta di Parma” di martedì scorso, 25 giugno, a pagina 9, riporta la notizia della morte del pensionato 76enne ferito nello schianto automobilistico in via Varese di sabato, parlandone come “persona benvoluta da tutti”, soprattutto da alcuni commercianti di via Montanara, come riporta il quotidiano locale. Peccato che il signor Giorgio Chiesa, anche detto “il brasiliano”, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, si sia distinto in attività un po’ particolari.

Iniziando dal Parmense, partecipò nel 1969 all’attacco con bottiglie incendiarie e pistole lanciarazzi contro i compagni che avevano occupato il manicomio di Colorno, per chiederne la chiusura e, una volta messo in fuga, il giorno successivo, uscito da una caserma o questura, attaccando l’università occupata con le medesime modalità.

Poi le sue amicizie si ampliarono al punto da frequentare Freda, Ventura, Nino Sottosanti e altri criminali implicati nelle bombe stragiste, tra cui quella di Piazza Fontana a Milano e Piazza della Loggia a Brescia.

Nel ’70 o giù di lì riuscì a uscire dall’Italia facendo perdere le proprie tracce per quasi 40 anni, per poi ricomparire a parma ripulito e assegnatario di un alloggio Acer.

Solo per ricordare.