Un minuto di rumore per Giulia. Un minuto di rumore per tutte

da La Paz Antiracist Football Club

La morte di Giulia Cecchettin, la 105esima donna uccisa quest’anno in Italia per mano di un uomo, vittima di quella che è una cultura patriarcale di cui la nostra società è intrisa, ci obbliga a prendere una posizione su una tematica così delicata ma al contempo e purtroppo così all’ordine del giorno. A differenza di quanto si è soliti fare per rendere omaggio a qualcuno, ovvero osservare un minuto di silenzio, in quest’occasione, accogliendo l’invito di Elena Cecchettin, la sorella della vittima, abbiamo deciso che osserveremo un minuto di rumore.

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“Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto”

di Elisabetta Salvini*

Così si conclude la lettera che Elena Cecchettin ha scritto al «Corriere della Sera» in seguito alla notizia della morte di sua sorella Giulia. E noi sabato mattina scenderemo in piazza esattamente così, con l’idea che di minuti di silenzio ne siano già stati fatti tanti, troppi e che ora serva tutta la nostra rabbia, tutto il nostro rumore. Continue reading ““Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto””

La violenza sulle donne inizia prima della violenza fisica

da Casa delle donne Parma

Come è noto, durante la seduta online del Consiglio comunale di Parma del 23 novembre che stava discutendo sulla violenza di genere, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Priamo Bocchi, ha pubblicato un post sulla sua pagina facebook con un’immagine di un deretano. Pubblichiamo di seguito il comunicato della Casa delle donne di Parma [ndr].
Come Casa delle donne tante volte ci siamo interrogate su cosa sia violenza e proprio in questi giorni stiamo per lanciare la nostra campagna #anchequestaèviolenza, per dare voce ad una presa di consapevolezza, che fortunatamente, è sempre più diffusa. Tuttavia, a fronte di chi lotta per sconfiggere la subcultura sessista e violenta che respiriamo tutti i giorni, c’è anche chi di tale subcultura si nutre e chi, in modo spregevole e colpevole, l’alimenta e la genera quotidianamente.

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#anchequestaèviolenza: l’iniziativa della Casa delle donne per il 25 novembre

da Casa delle donne Parma

Questo 25 novembre non potremo scendere in piazza. Da molti mesi ormai la pandemia sta limitando l’attività della Casa delle donne che però, nonostante l’impossibilità di fare assemblee e iniziative, non ha mai smesso di tessere quella rete di sostegno e di attivismo che avevamo iniziato a costruire prima che la pandemia travolgesse le nostre vite. Il 25 novembre (e soprattutto questo 25 novembre) la Casa non poteva rimanere silente. Sappiamo bene come il lockdown e la crisi economica conseguente abbiano di fatto peggiorato la vita di molte donne, aggravato situazioni di violenza e peggiorato i gap di genere, nel lavoro e nella società. Continue reading “#anchequestaèviolenza: l’iniziativa della Casa delle donne per il 25 novembre”

La soluzione violenta degli uomini alla loro violenza

di Margherita Becchetti

“Sono bestie”, “Castrazione chimica”, “Tornerò con la ruspa”… Ad ogni caso di stupro, femminicidio o violenza contro una donna, sui media rintronano i commenti di Matteo Salvini, violenti, perentori e risolutivi, soprattutto se gli autori sono uomini immigrati. Commenti che mirano a rassicurare la pancia dell’Italia più impaurita e più abituata alle reazioni facili, comode, che sollevano la coscienza e che, infatti, trovano molti consensi sui social media, sostenute dall’indignazione profonda che ci coglie di fronte a crimini di questo tipo. Eppure queste reazioni facili rimangono illusorie perché non aiutano a capire quale sia il problema che sta dietro alla violenza. Continue reading “La soluzione violenta degli uomini alla loro violenza”

Stupro. La Parma “bene” in cortocircuito

È difficile centrare il punto per parlare di ciò che è accaduto a Parma il mese scorso e di cui in questi giorni abbiamo avuto notizia. Difficile perché in esso si mischiano molte cose. C’è uno stupro, inaccettabile come ogni stupro, c’è un uomo violento che considera il corpo femminile un oggetto di cui disporre per le proprie perversioni, c’è l’abuso di droghe che esaltano gli istinti più brutali e il delirio di onnipotenza e c’è una buona parte di città, ben vestita, abbronzata, trendy, che da decenni cresce all’insegna di poche parole chiave: denaro (sporco o pulito poco importa), apparenza, serate da bere e da sniffare, indifferenza. Continue reading “Stupro. La Parma “bene” in cortocircuito”