Tre volte Lenin

di Andrea Palazzino

In vista di un corso della Libera Università del Sapere Critico (Lusc) sul pensiero di Lenin ‒ che si svolgerà presso il Centro studi movimenti, tra la fine di gennaio e la metà di febbraio prossimo (info: lusc.csm@gmail.com) ‒ abbiamo pubblicato la settimana scorsa una riflessione di Francesco Antuofermo. A quella segue questa di Andrea Palazzino che approfondisce le ragioni di una riflessione sul pensiero leniniano [ndr].

Quando mi è stato chiesto di partecipare alla realizzazione di un corso della Lusc sulla figura storica e politica di Lenin, a cent’anni dalla sua morte, mi era sembrata inizialmente un’operazione fuori tempo massimo. La figura di Vladimir Ilich Lenin è la cosa più fuori moda che oggi possa esserci. Il sistema degli storici di professione e la vulgata dominante lo ha ormai relegato al museo dei dittatori e dei totalitarismi del Novecento. Eppure ripensare alle vicende storiche e politiche che lo riguardano non è un mero esercizio di stile o materia per inveterati nostalgici. La sua esperienza di teorico della rivoluzione e leader del primo paese che cercò di costruire il socialismo lo rendono un caso da studiare per chi vive con disagio il nostro mondo mercificato. Continue reading “Tre volte Lenin”

Perché Lenin

di Francesco Antuofermo

Opera 7 Lenin (Suggestions Su).

Il 21 gennaio 1924 moriva a Gorki, una località poco lontano da Mosca, Vladimir Ilich Uljanov, più noto con il nome di Lenin, lo straordinario protagonista della Rivoluzione d’Ottobre del 1917. A 100 anni dalla sua morte, un breve corso della Libera Università del Sapere Critico ‒ curato da Francesco Antuofermo, Andrea Bui, William Gambetta e Andrea Palazzino ‒ ne ripercorre il pensiero politico. I quattro incontri si terranno presso la sede del Centro studi movimenti in via Saragat 33/a a Parma, a partire da mercoledì 24 gennaio prossimo. Per ogni informazione scrivere a lusc.csm@gmail.com. In vista della prima lezione, pubblichiamo un contributo di Antuofermo [ndr]. Continue reading “Perché Lenin”