Verità ed evidenza: Marco Travaglio tra i mulini della menzogna

di Francesco Antuofermo

Qualsiasi uomo di scienza che voglia affrontare un esperimento, sa bene che la verità non andrà ricercata in ciò che appare evidente in superficie. Le apparenze giocano brutti scherzi e si trasformano spesso in mistificazioni. Lo sapeva bene Marx ad esempio, che ha speso metà della sua vita a cercare di decifrare le leggi di movimento del capitale facendosi largo tra mille falsità e manipolazioni. Ma nonostante questo assunto elementare sia praticamente accettato in tutte le scienze, nel campo della storia sembra che molti abbiano ottenuto la licenza per agire in piena libertà, spacciando per verità assolute delle mere osservazioni personali, piegando ai propri interessi la disciplina.

A questo gioco non si è sottratto neppure Marco Travaglio il quale durante il programma di Luca Sommi “Accordi & Disaccordi, ad un certo punto sale in cattedra e comincia, con indiscussa abilità a sciorinare la sua verità sulla questione palestinese. Ma non una, tante verità. E tra le tante presunte verità, una in particolare suona così stonata da meritare una risposta adeguata.

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Il 17 ottobre “un giorno in Palestina” a Fidenza

di Potere al popolo Fidenza

“Se dovessi morire, Fa’ che porti speranza, Fa’ che sia un racconto!” (Refaat Alarcer)

Come dice Francesca Albanese: decolonizzare la mente significa abbattere confini e barriere, far del nostro meglio per liberarci, da entrambe le parti, delle sovrastrutture che ci impediscono di restare in contatto con ciò che di più umano e vero abbiamo in comune.

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Fuori da Parma Ehud Olmert! Domenica 21 settembre una manifestazione contro l’ex primo ministro israeliano

da Comunità Palestinese di Parma e solidali

Domenica 21 settembre la nostra città conoscerà l’autentica vergogna di ospitare, nella cornice della simbolica piazza Garibaldi, l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert, a cui sarà dato un microfono nel contesto del Festival Open, giornale online fondato da Enrico Mentana. Ehud Olmert rappresenta in maniera cristallina un personaggio in tutto e per tutto aderente al sionismo e al progetto di pulizia etnica dei palestinesi; nel corso della sua carriera politica da sindaco di Gerusalemme ha spinto per lo spostamento forzato dei residenti non ebrei, mentre da primo ministro si è macchiato di crimini orribili, come l’aggressione al Libano nel 2006 e la carneficina di civili gazawi causata dall’operazione Piombo Fuso (più di 1400 morti e 5300 feriti).

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“Escludete Ehud Olmert! Non è un giornalista ma un ex primo ministro che ha guidato operazioni di guerra contro civili palestinesi!”: lettera aperta al Festival Open di Parma

di Comunità Palestinese di Parma e solidali

Lettera aperta al Festival Open, agli Ospiti del Festival Open, al Comune di Parma e all’Università di Parma per l’esclusione di Ehud Olmert dal Festival di Open. 

“La nostra resistenza non è solo per la libertà di una terra, ma per la libertà di essere umani”, testamento della giornalista Anas al-Sharif.

Ci sono momenti, nel corso della storia, dove non c’è più spazio per l’ambiguità. Oggi, con un genocidio in corso sull’altra sponda del Mediterraneo, perpetrato con il supporto politico ed economico del nostro governo, è uno di quei momenti.

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Celebrare il 25 Aprile significa dire no alla guerra e al genocidio: cos’è davvero successo venerdì a Parma durante il corteo

Partigiani della Pace

Venerdì abbiamo contestato la presenza di alcune associazioni sioniste che per la prima volta hanno deciso di sfilare a Parma in occasione del 25 Aprile. Lo abbiamo fatto perché siamo stanchi di vedere usare lo sterminio degli ebrei perpetrato dal nazismo e dai suoi satelliti europei, come la triste Repubblichina di Saló, come un lasciapassare per lo stato di Israele per poter compiere un genocidio impunemente. Nel corteo del 25 Aprile non può esserci spazio per chi sostiene che i civili palestinesi meritano il massacro perché durante il cessate il fuoco non hanno dato informazioni utili alla liberazione degli ostaggi, riteniamo che esista un limite alla decenza.

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Cessate il fuoco! Venerdì, 11 aprile, un presidio a Parma per fermare il massacro di Gaza. La Comunità palestinese di Parma chiede di più.

“Cessate il fuoco! Fermare Israele! Fermare il massacro del popolo palestinese!”: è questo lo slogan con cui numerosi partiti e associazioni hanno convocato un presidio a Parma, per venerdì 11 aprile, alle ore 17.30, davanti alla Prefettura (strada Repubblica, 39). L’iniziativa parte in seguito a un appello lanciato dall’Anpi nazionale, alla quale però non ha aderito la Comunità palestinese della città che, in un comunicato, chiede conto ad alcune organizzazioni che hanno promosso la manifestazione delle ragioni della loro assenza nelle tante manifestazioni svolte a Parma nei mesi passati. Tuttavia, i palestinesi di Parma rilanciano anche una mobilitazione comune attraverso un’iniziativa concreta: una mozione del Consiglio comunale di condanna del genocidio del popolo palestinese da parte del governo di Israele. Di seguito i due comunicati (ndr).

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“Erreà veste il genocidio!”: la denuncia di Potere al Popolo

da Potere al Popolo Parma

Sai cos’è Erreà? È un famoso marchio sportivo parmigiano che a partire da gennaio 2025 ha stipulato un contratto di fornitura di abbigliamento tecnico e sponsorizzazione con la Israel Football Association (IFA). Erreà subentra a PUMA, che non ha rinnovato il contratto con l’IFA a seguito di una campagna di boicottaggio globale durata 5 anni che ha preso di mira la sua complicità con il regime israeliano. La IFA è una federazione direttamente implicata nelle violazioni dei diritti umani contro il popolo palestinese: accoglie club calcistici con sede negli insediamenti illegali israeliani, legittimandoli e facendoli partecipare ai suoi campionati e alle sue competizioni. Continue reading ““Erreà veste il genocidio!”: la denuncia di Potere al Popolo”

Giovedì 19 dicembre un convegno sulla Palestina, “genocidio del tempo presente”

dal Centro studi movimenti

A più di un anno di distanza dall’inizio dell’attacco israeliano a Gaza, la questione palestinese continua a interrogarci sui grandi temi dell’attualità: le genealogie del colonialismo e le sue persistenze nel presente; la guerra, il ruolo degli stati e della comunità internazionale nella contemporaneità; le nuove forme di resistenza e di mobilitazione politica transnazionale. Continue reading “Giovedì 19 dicembre un convegno sulla Palestina, “genocidio del tempo presente””

L’acampada studentesca all’Università di Parma

da L’acampada studentesca

A Parma, come in altre città di Italia e nel resto del mondo, gli studenti dell’università stanno da più di due settimane occupando i locali universitari contro il genocidio in Palestina. A Parma le tende sono piazzate nel Chiostro di Lettere in via d’Azeglio. Al centro della protesta studentesca vi è una denuncia rispetto al coinvolgimento del mondo accademico, con particolare riferimento all’UNIPR, nell’industria bellica e nel genocidio. Continue reading “L’acampada studentesca all’Università di Parma”

Il boicottaggio funziona! Iren costretta a ritirare il patto con Mekorot!

di Potere al popolo Parma

È di ieri la notizia che Iren non ha rinnovato l’accordo con Mekorot, siglato circa un anno fa. Ne dà notizia il sindaco di Reggio Emilia dichiarando che l’accordo è giunto a scadenza e non più vigente a partire da gennaio 2024. Una dichiarazione che fa seguito ad una mobilitazione che è in piedi da quando si è avuta notizia della sigla della collaborazione tra la multiutility israeliana e quella italiana, ma che ha visto un intensificarsi della pressione dopo la strage israeliana tuttora in corso a Gaza e che ha provocato quasi 30 mila morti. Continue reading “Il boicottaggio funziona! Iren costretta a ritirare il patto con Mekorot!”