Per chi combatterebbe oggi Picelli

da Centro studi movimenti e Comitato Agosto 1922

Da che parte starebbe oggi Picelli? L’eroe delle Barricate antifasciste che tanto rendono orgogliosi i parmigiani (o almeno chi tra questi conosce quella storia) forse farebbe fatica ora a trovare una posizione, una parte della barricata per cui valga la pena combattere. Anche se si strattona ancora la sua memoria come una stelletta da appuntarsi sul petto, oggi non troverebbe posto facilmente un comunista e uomo d’azione quale lui è stato, resistente prima ancora della Resistenza. Né nella sua Parma adesso sonnecchiosa né, più in generale, in questa Italia politicamente stordita. Continue reading “Per chi combatterebbe oggi Picelli”

La mia divisa, per un Picelli autentico e “sparmigianizzato”

di Marco Severo

Foto segnaletica di Guido Picelli, anni venti (Archivio Centrale dello Stato di Roma, Casellario politico centrale, Fasc. “Picelli Guido”).

Nella città dei tre santini – Maria Luigia, Verdi, anolino – circola da alcuni giorni un libro il cui merito è di aver riacciuffato per i capelli un quarto (e pur antitetico) candidato alla mistica incoronazione. La mia divisa. Scritti e discorsi politici di Guido Picelli, curato da William Gambetta, edito dalla Bfs in collaborazione con il Centro studi movimenti e il Comitato Agosto 1922, è infatti un’opera integra e dall’austerità casomai monacale. Guido Picelli l’eroe, il feticcio di Mussolini, il capopopolo, il valente guerrigliero, “l’anticipatore dell’Unione europea”, il Che Guevara di Parma eccetera eccetera, ne La mia divisa viene tirato giù dall’altarino del culto pop a uso e abuso politico, per essere ricollocato nel quadro di più autentiche coordinate culturali, sociali, umane. Continue reading “La mia divisa, per un Picelli autentico e “sparmigianizzato””

A Picelli quel che è di Picelli

di William Gambetta

Domani, martedì 5 gennaio, come di consueto da ormai molti anni, la Camera del lavoro della Cgil e le associazioni partigiane e antifasciste della città ricorderanno la figura di Guido Picelli. Nella grande piazza dell’Oltretorrente a lui dedicata, prima davanti al busto, poi alla lapide di borgo Cocconi, presenti i rappresentanti di Comune e Provincia, si alterneranno i discorsi sul significato politico della sua vita (e della sua morte). Si tratta di una di quelle cerimonie particolarmente importanti per la costruzione e il consolidamento dell’identità democratica: la messa in scena di un rito politico nel quale una parte dei cittadini si ritrova e riafferma i propri vincoli a una comunità d’appartenenza. Continue reading “A Picelli quel che è di Picelli”

Picelli: falsa la tesi della pallottola “amica”

di Marco Severo

La morte di Guido Picellli per mano “amica” è «un’accusa che ricorda altre falsificazioni o esagerazioni diffuse in epoca di guerra fredda». Lo scrive Marco Puppini, storico e membro dell’Aicvas, l’Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna, autore del recente volume Garibaldini in Spagna. Storia della XII Brigata Internazionale nella guerra di Spagna (Kappa Vu, 2019). Al momento «si può escludere – si legge nel testo – che la pallottola che uccise Picelli venisse dalle file repubblicane». Continue reading “Picelli: falsa la tesi della pallottola “amica””