Andrea Bui: facciamo del Ponte Nord un’eco-mostra

da Potere al popolo Parma

Venerdì 22 aprile, alle 17:30, Andrea Bui (candidato sindaco sostenuto da Potere al Popolo, Rifondazione comunista e Pci) sarà sul Ponte Nord per l’iniziativa “Eco-mostra”. «Il Ponte Nord – scrive Bui − rimarrà negli anni il simbolo di una stagione di cemento, speculazione e saccheggio ambientale, un’opera già carcassa ancora prima della sua inaugurazione . Continue reading “Andrea Bui: facciamo del Ponte Nord un’eco-mostra”

Il Po è in secca: cementificare ancora non è la soluzione. Potere al popolo risponde a Coldiretti

da Potere al popolo – Parma

Che all’inizio di febbraio si vada al lavoro di buon mattino con 10° è senz’altro un’anomalia. A prima vista potrebbe pure risultare piacevole: a nessuno piace sbrinare il parabrezza battendo i denti. Allargando un po’ lo sguardo, però, vengono a galla problemi molto seri.

La notizia di ieri è tutt’altro che rassicurante: la riserva idrica raccolta nei grandi laghi, negli invasi artificiali e nel manto nevoso è in continua diminuzione e a oggi risulta inferiore del 51% rispetto alla media dell’ultimo quindicennio. Gli effetti sul Po sono pesanti: il fiume è in magra con una diminuzione del 25% sulle portate mensili di gennaio. Continue reading “Il Po è in secca: cementificare ancora non è la soluzione. Potere al popolo risponde a Coldiretti”

Come ripartire? Opere utili e non il “bazooka” di Bonaccini

da Partito della Rifondazione Comunista di Parma

Per ripartire dopo il disastro della pandemia saranno necessarie ingenti risorse finanziarie; spenderle bene è quanto mai importante perché le scelte attuali incideranno sul nostro futuro. Preoccupano allora le dichiarazioni del Presidente della Regione Bonaccini dalle quali risulterebbe che il nostro territorio abbia bisogno soprattutto di strade, autostrade, aeroporti… riproponendo il completamento dell’autostrada Ti-Bre e l’estensione e riconversione cargo dell’aeroporto a Parma. Due opere disastrose già prima, tanto più adesso. Tra le infrastrutture previste, soltanto il raddoppio e l’elettrificazione della Ferrovia Pontremolese rispetta criteri di mobilità sostenibile. Il resto sono soldi buttati, consumo di suolo, danno ambientale.

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