di William Gambetta
Il Giorno del ricordo del 10 febbraio – dedicato alle «vittime delle foibe» e all’«esodo» delle popolazioni italiane dalle terre del confine orientale – è stato istituito nel marzo 2004. In quel momento al governo del paese c’era Silvio Berlusconi, a capo di un’alleanza che comprendeva Forza Italia, Lega Nord, Alleanza nazionale (erede del Movimento sociale italiano) e i cattolici ipermoderati di Ccd e Cdu. La Legge 92 che istituì quella nuova ricorrenza fu approvata con una maggioranza ben più ampia di quella che sosteneva il governo, dagli ex missini (mai pentiti delle loro radici neofasciste) ai Democratici di sinistra (questi sì pentiti del loro passato comunista). Una legge bipartisan, insomma, esemplare del clima politico dell’epoca, segnato dall’alternanza tra centrodestra e centrosinistra alla guida del neoliberalismo imperante. Continue reading “Il 10 febbraio fa bene alla Repubblica democratica?”