La povertà non è una colpa individuale

di Filippo Ziveri

Le condizioni di indigenza di una persona sono davvero una sua responsabilità? A molti può sembrare un domanda di scarsa utilità quando non addirittura fastidiosa, abituati come siamo a individuare nelle mancanze personali le ragioni dell’inattività lavorativa o del pessimo lavoro: formazione insufficiente, scarsa imprenditorialità, motivazione inadeguata che sfocia in pigrizia. Insomma, il problema è il lavoratore e non il lavoro disponibile, su questo non sembrano esserci dubbi. Eppure ha molto senso porci questa domanda, soprattutto a partire dal 6 marzo scorso, data di apertura delle richieste per il Reddito di Cittadinanza.  Continue reading “La povertà non è una colpa individuale”

Reddito di base: c’è vita oltre la merce

di Federico Chicchi ed Emanuele Leonardi

I due autori del “Manifesto per il reddito di base” (Laterza) riassumono premesse, definizione e implicazioni di uno strumento possibile, su cui da tempo diversi studiosi dibattono ma che nell’immaginario comune in Italia è per gran parte confuso con il reddito di cittadinanza dell’attuale governo giallo-verde. Ecco incipit, tesi e conclusione di quella che non va intesa come politica di contrasto alla povertà, ma come uno strumento di lotta vera e propria. Continue reading “Reddito di base: c’è vita oltre la merce”

Viabilità Fiere: un’altra grande opera inutile

di Redazione

Si sono appena spente le luci sul Salone dell’industria 4.0, Mecspe, ma si sono subito accese le polemiche sulla viabilità e gli spazi di sosta presso il polo fieristico di Parma. Nei tre giorni della manifestazione abbiamo avuto il piacere di sopportare oltre quattro chilometri di coda sull’autostrada A1, code sulla Parma-La Spezia nei pressi dell’uscita Parma Ovest, lunghe file sulla via Emilia e su strada Vallazza. Per gli abitanti di Baganzola invece, è scattato l’obbligo di reclusione. Continue reading “Viabilità Fiere: un’altra grande opera inutile”

Verona transfemminista, la libertà delle donne libera tutti

di Elisabetta Salvini

Solo la libertà delle donne libera tutti. Non libera solo le urla, i cori, i canti e i “No” delle 150.000 persone che ieri hanno colorato e invaso Verona con la loro presenza. Libera anche e soprattutto le nostre paure nei confronti di una politica che ci vorrebbe incatenare a modelli e ruoli di una “tradizione naturale” immutabile. Che non c’è, non esiste e non potrà esistere mai. Una tradizione che noi abbiamo spazzato via semplicemente con il nostro esserci, con il nostro incessante camminare cantando e ribadendo con determinazione che nessuno può cancellare i nostri diritti conquistati con secoli di lotte. Nessuno può toccare i nostri desideri. Nessuno può ridurre alla natura ciò che ha costruito la cultura. Continue reading “Verona transfemminista, la libertà delle donne libera tutti”

La svolta per il clima: è ora di scegliere da che parte stare

di Emanuele Leonardi

Corteo dello “Sciopero mondiale per il futuro” del 15/3/19 a Parma

Nonostante Trump, Salvini e il riscaldamento globale, questo marzo presenta più di un lato positivo. Abbiamo ancora negli occhi le immagini scintillanti dello sciopero femminista dell’8 (quasi tremila persone) e il frastuono festoso e colorato del Climate Strike del 15 (diecimila persone). In una città come la nostra erano numeri che non si vedevano da decenni. E il 23 a Roma, la marcia per il clima e le grandi opere inutili è stata un altro momento importante, con più di 100mila manifestanti. Per l’ecologia politica dal basso è un momento di svolta e lo sciopero per il clima, l’evento culminante dei Fridays for Future (venerdì per il futuro), ha giocato un ruolo fondamentale. Continue reading “La svolta per il clima: è ora di scegliere da che parte stare”

Il giornalismo mutante

di Marco Severo

Un giorno, gli insegnanti di una scuola di giornalismo dissero agli allievi che presto sarebbero diventati come Aldo Cazzullo. Ossia brillanti e famosi, molto pubblicati. Gli allievi ovviamente credettero alla promessa e ne furono compiaciuti. Erano là per quello. Per diventare come Aldo Cazzullo. Sarebbe servito solo un po’ di tempo, lo spazio della necessaria gavetta, poi, finalmente, avrebbero dato del “tu” al vecchio Aldo. Né gli insegnanti né gli allievi potevano però immaginare d’essere seduti su una di quelle faglie della storia che da un momento all’altro si attivano stravolgendo per sempre gli scenari sociali. Continue reading “Il giornalismo mutante”

La tenia nazionalista

di Francesco Antuofermo

La tenia, o verme solitario (classe Cestodi), è un parassita diffuso in tutto il mondo. Prospera più facilmente in alcuni Paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America centromeridionale, specie nelle aree più povere e carenti sotto il profilo igienico. Il nazionalismo, invece, nasce e si diffonde nei paesi europei in epoca imperialista. L’Italia ne viene afflitta durante le incursioni coloniali in Africa e raggiunge il culmine con Benito Mussolini impegnato nella ricostruzione fascista del Sacro Romano Impero a scapito dei malcapitati etiopi. Continue reading “La tenia nazionalista”

Il finto tonto

di Redazione

A quanto pare al nostro Sindaco piace fare il finto tonto. La discussione in atto con il comitato No cargo, sulla vicenda dell’aeroporto di Parma, sta assumendo toni paradossali. Alle continue e pressanti richieste del comitato, di un incontro pubblico per discutere la scelta del primo cittadino di trasformare l’aeroporto Giuseppe Verdi in uno scalo per merci, il Sindaco risponde che non capisce dove sia il problema. Continue reading “Il finto tonto”

Sciopero mondiale per il futuro. Le immagini dal corteo di Parma

Sono tantissimi e tantissime. Sorridenti. Almeno diecimila studenti delle scuole superiori, la cui energia trascina in piazza anche alcuni docenti e genitori. La piazza è affollatissima. Tanti slogan sui cartelli. Ogni tanto parte un urlo fortissimo, nessuna parola, solo un grido impossibile da ignorare.

(foto di Petra Colombo)

Continue reading “Sciopero mondiale per il futuro. Le immagini dal corteo di Parma”

Operai della cura, sciopero e presidio a Bologna

La Redazione

Lo scorso 8 marzo non è stata solo la giornata delle grandi manifestazioni tenute in tutta Italia (e non solo) contro discriminazione e violenza di genere. Nella mattina dello stesso giorno, infatti, i lavoratori del sociale dell’Emilia-Romagna si sono ritrovati in presidio sotto i palazzi della Regione a Bologna «per manifestare e informare su quanto la categoria sia ormai da tempo martoriata – spiega nel proprio comunicato l’Adl Cobas regionale che ha indetto lo sciopero -. Nel frattempo, dentro il palazzo si svolgeva il convegno “I numeri della Cooperazione sociale in Emilia-Romagna”, numeri che i lavoratori conoscono bene, soprattutto se si parla di CCNL fermo da oltre 6 anni, appalti sempre più a ribasso, leggi devastanti per il settore e precarietà diffusa».

Tra i partecipanti alla manifestazione c’era anche il neonato Collettivo Educatori e Operatori del Sociale di Parma e Provincia, di cui abbiamo pubblicato il manifesto.

(Di seguito alcune immagini dal presidio).

Continue reading “Operai della cura, sciopero e presidio a Bologna”