Pablo, una “palla” da prendere al balzo

di A. F.

27/7/2019: volanti in piazzale Pablo (fonte: La Repubblica)

Se qualcuno fosse passato da piazzale Pablo in questi giorni si sarebbe chiesto “ma che succede?”. Davanti alla chiesa, infatti, avrebbe visto una gazzella dei carabinieri e magari il giorno dopo, ripassando, sarebbe stato colpito nel vedere alcune volanti della polizia presidiare il sagrato. Ma che ci fanno qui? Minacce terroristiche? Operazione anti-spaccio? Niente di tutto questo. Continue reading “Pablo, una “palla” da prendere al balzo”

Parlateci di Bibbiano? Appunti per una riflessione critica

di Andrea Davolo

 

Parlateci di Bibbiano. Un espressione in voga. Lanciata da un area politica che ha interessi ideologici molto precisi da imporre. Un area che va dalla Lega al Popolo della Famiglia, sino alla galassia dell’estrema destra e che da tempi non sospetti lavora per asfaltare definitivamente ciò che di residuale è rimasto nel settore della protezione e della tutela del minore, dopo decenni di tagli ininterrotti ai servizi sociali, per affermare un principio chiaro: i figli sono proprietà privata dei loro genitori, qualsiasi cosa accada (e la donna proprietà privata di suo marito). Questo è per esempio il principio ispiratore del Ddl Pillon, non casualmente rilanciato a tambur battente proprio in queste settimane. Continue reading “Parlateci di Bibbiano? Appunti per una riflessione critica”

Mecspe e gli unicorni

da Redazione

Mecspe dello scorso Marzo

Ha generato grande scalpore la notizia che il salone dell’automazione Mecspe verrà trasferito nel 2021 a Bologna. La decisione era nell’aria da tempo ma subito sono partite le interrogazioni al Sindaco di tutte le componenti del consiglio comunale. In sostanza, due sono le problematiche che sembrano sottostare alla decisione e su cui tutto l’arco politico reclama risposte. Continue reading “Mecspe e gli unicorni”

I gabbiotti della paura

di Francesco Antuofermo

Una vecchia storia indiana racconta di un mercante che teneva un uccello in gabbia. Dovendo recarsi in India, paese originario dell’uccello, gli chiese se desiderasse qualcosa da quel paese. L’uccello chiese di ottenere la sua libertà, ma il mercante gliela negò. Allora, l’uccello per ottenere la libertà adottò uno stratagemma… Si finse morto. Continue reading “I gabbiotti della paura”

Briciole contro Solares, una prova di resistenza collettiva

di Petra Colombo

Beatrice Baruffini, una delle tre direttrici artistiche del Teatro delle Briciole, tra i manifestanti in presidio

In un lungo applauso si è concluso martedì sera, intorno alle 22.30, il presidio spontaneo che ha occupato i Portici del Grano in solidarietà alle direttrici revocate del Teatro delle Briciole: non solo la revoca è stata annullata, ma si è deciso per l’indipendenza del teatro dalla fondazione. Continue reading “Briciole contro Solares, una prova di resistenza collettiva”

Perché hanno silurato la direzione artistica del Teatro delle Briciole?

di Redazione

da sinistra: Alessandra Belledi, Flavia Armenzoni e Beatrice Baruffini durante la conferenza stampa

Il 27 giugno scorso, il Cda della Solares Fondazione delle Arti ha comunicato il cambio di direzione artistica interno al Teatro delle Briciole. Al posto delle attuali direttrici Flavia Armenzoni, Beatrice Baruffini e Alessandra Belledi, la Solares ha annunciato l’arrivo di Manuela Capece e Davide Doro. Continue reading “Perché hanno silurato la direzione artistica del Teatro delle Briciole?”

Sull’autobus dei confini immaginari

di Igor Micciola

È stato sospeso l’autista della Tep protagonista dell’episodio di razzismo, di cui abbiamo pubblicato qualche giorno fa, secondo quanto dice l’azienda stessa a mezzo stampa. Ed è l’ennesima conferma che a dividerci abbiamo solo da perdere. Sì, perché quando usiamo l’aggettivo “triste” per casi come questi, descriviamo in breve una sconfitta senz’appello: ci perde la Tep per le ricadute sulla propria immagine, ci perde l’autista punito, ci perde chi è stato umiliato dalla violenza verbale e per cui la punizione è una magra consolazione, e ci perde anche chi si è trovato suo malgrado ad assistere alla scena. E tutto questo per cosa? Non si può liquidare la faccenda puntando il dito verso un colpevole, perché non parliamo di una colpa individuale ma di un problema sociale. Continue reading “Sull’autobus dei confini immaginari”