
Nelle settimane scorse esponenti di Fratelli d’Italia avevano goffamente attaccato il Liceo classico e linguistico Romagnosi di Parma per aver organizzato alcune lezioni e incontri. Molte voci si sono sollevate per esprimere solidarietà al preside, ai docenti e a tutta la scuola, tra le quali anche quella del Centro studi movimenti (qui il link). Negli ultimi giorni anche i rappresentanti degli studenti del Liceo scientifico Marconi e dello stesso Liceo Romagnosi hanno inviato alla stampa i loro comunicati che pubblichiamo di seguito (ndr).
“Nessuno che vi sorveglia, nessuno che vi opprima”
ART.33. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. … La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali… Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.”
Il 21 Marzo 2025 a Parma attorno a Viale Maria Luigia si instaura un tribunale fantasma.
Imputato: Liceo Romagnosi.
Accusa: aver esercitato, secondo le norme costituzionali, i propri diritti e doveri svolgendo una lezione sul Manifesto di Ventotene.
Nel 1939 Bertolt Brecht raccontava quella che sembrava la lontana e sepolta vita di Galileo: uno scienziato che si dedicò alla ricerca, a Padova, nella Repubblica di Venezia, “dove l’Inquisizione non può mettere il becco.”
Ciò rappresentava una fortuna: poteva effettuare i suoi studi, poteva lavorare e non doveva spaventarsi e farsi intimorire dalla Chiesa: Nessuno che vi sorveglia, nessuno che vi opprima!
Tuttavia, è ben noto come Galileo dovette cedere alle fauci dell’Inquisizione e quindi rinunciare alle proprie tesi.
I secoli passano, nel 1797 la Santa Inquisizione viene abolita e il 1° Gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione della Repubblica italiana: siamo salvi, che fortuna.
Eppure, una libera lezione viene ancora definita “una degenerazione della storica e famigerata egemonia gramsciana nel campo della cultura e dell’istruzione” .
Forse quindi non siamo del tutto salvi, forse qualcosa va fatto.
Sicuramente a differenza di Galileo abbiamo una carta che garantisce i nostri diritti in quanto cittadini italiani, ma ciò non basta: la Costituzione va praticata, va difesa e va resa propria.
Davanti al tribunale della Santa Inquisizione noi diciamo di no. Davanti a violazioni della libertà di insegnamento e di espressioni diciamo di no. Davanti ad atti minatori alla nostra Costituzione noi diciamo e sempre diremo di no.
In solidarietà al Liceo Romagnosi. In difesa della Costituzione e della libertà.
I rappresentanti del Liceo G. Marconi (seguono oltre 100 firme)
“La vita non esaminata non è degna di essere vissuta”
Come rappresentanti degli studenti del liceo Romagnosi, siamo stanchi di sentire e subire attacchi alla reputazione della nostra scuola, provenienti da persone, in particolare di alcune correnti politiche, che criticano in modo superficiale e infondato, basandosi su informazioni errate o estrapolate .
È facile cadere in questo errore quando si commentano da fuori eventi a cui non si è partecipato di persona. Se le lezioni (facoltative) di storia su tematiche di attualità, organizzate dai nostri docenti e affrontate con un approccio storico e oggettivo, vengono considerate problematiche da alcuni di coloro che dovrebbero incarnare i valori del nostro Paese, allora ci preoccupiamo seriamente per il futuro dello studio delle discipline che dovrebbero aiutarci a sviluppare un pensiero critico autonomo, libero da influenze esterne, siano esse di insegnanti, politici o altre figure di autorità.
Riteniamo fermamente che lo studio della storia e le opportunità di confronto su temi contemporanei siano essenziali per una società consapevole, giusta e democratica. In quanto rappresentanti , sentiamo il bisogno di chiarire che non ci sentiamo né indottrinati né soggetti a una visione politica predefinita, e siamo convinti che la stragrande maggioranza degli studenti della nostra scuola la pensi allo stesso modo. Piuttosto, siamo stimolati a riflettere in modo critico, confrontandoci con prospettive diverse e arricchendo così la nostra crescita personale, e di questo ne andiamo fieri.
Come diceva Socrate: “La vita non esaminata non è degna di essere vissuta”. Questa citazione ci ricorda l’importanza di riflettere, discutere e mettere in discussione le idee per formare una visione critica e consapevole del mondo che ci circonda.
In conclusione, ci uniamo a quanto detto dai rappresentanti del Liceo Marconi. Davanti a violazioni della libertà di insegnamento e di espressioni diciamo di NO. Davanti ad atti minatori alla nostra Costituzione noi diciamo e sempre diremo di NO.
I rappresentanti del Liceo Romagnosi