di Andrea Ghezzi*
Come si evince dal titolo, noi vogliamo la cessazione di ogni tipo di ostilità, la guerra porta miseria e fame, la pace invece libertà, pane e lavoro! È notizia dell’altro giorno che il nostro amico Lino Cirri si sia impegnato personalmente per affiggere i manifesti che, a Parma, si sono visti nella zona del parcheggio scambiatore a ridosso dell’ingresso dell’autostrada, un gesto semplice, ma d’impatto, che serve a mantenere viva la coscienza delle persone verso chi sta soffrendo a causa della guerra in Ucraina che, come ben sappiamo, attanaglia le popolazioni locali da più di 10 anni.
Gesti così normalmente dovrebbero far ragionare e servirebbero a smuovere le persone per attivarsi concretamente, per far sì, che in quei luoghi torni la pace, sembra una montagna insormontabile detta così, ma in realtà non lo è, al popolo Italiano servirebbe una presa di coscienza veramente forte e bisogna muoversi nel proprio piccolo, scendendo in piazza, facendo attivismo…
Se nel 1968 furono raggiunti dei traguardi che 10 anni prima erano inimmaginabili è perché un popolo intero scese in piazza unito e riuscì a cambiare in meglio le cose, i diritti sociali di quella parentesi storica sono ancora presenti nella vita nostra di tutti i giorni, come fare quindi per cambiare veramente?
L’importante è non fermarsi, ogni azione è positiva, da un volantinaggio ad un picchetto, ad una conferenza, bisogna tenere accesa la luce della ragione e non permettere alla propaganda occidentale di fare il bello e cattivo tempo, insieme ci riusciamo!
Resistenza popolare è al fianco di chi lotta e chi, nonostante il boicottaggio, porta avanti queste iniziative, il vandalismo che è stato fatto dimostra, con i fatti, la vigliaccheria di chi appoggia il regime di Kiev, hanno agito con totale sotterfugio, nonostante la “stampa” nazionale sia dalla loro parte, questo significa che l’asticella sta puntando dalla nostra parte, non ci faremo intimidire da queste azioni, ma andremo avanti fino a che quei popoli martoriati possano tornare a vivere in pace e libertà.
* Coordinatore regionale di Resistenza popolare.