da Europa Verde Parma
Non c’è nessuna certezza sulla reale disponibilità dei fondi stanziati nel 2019 dal Ministero delle Infrastrutture per l’allungamento della pista dell’aeroporto di Parma. È quanto emerge dalla risposta data dallo stesso Ministero a un question time del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, discusso ieri alla Camera.
La convenzione con il Ministero ed ENAC del 2019 stabiliva che So.Ge.A.P. dovesse procedere all’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti – ovvero all’appalto dei lavori – entro il termine del 31/12/2022 a pena della decadenza del finanziamento di 12 milioni di euro.
In risposta a un precedente question time dello stesso on. Angelo Bonelli, il sottosegretario Ferrante aveva chiarito che So.Ge.A.P. aveva ottemperato alle obbligazioni per la fase 1 del progetto (consolidamento della pista), mentre per la fase 2 dell’allungamento della pista, finanziata con 9,9 milioni di euro e non ancora appaltata, il Ministero stava conducendo una verifica nel contesto di una più ampia ricognizione che interessava il rispetto degli obblighi per tutti gli interventi finanziati con il Piano di Sviluppo e Coesione 2014-2020, compreso l’aeroporto di Parma.
Con il question time presentato ieri in Commissione ambiente, Bonelli ha chiesto se la verifica per l’aeroporto di Parma era stata portata a termine e se il finanziamento di 9,9 milioni di euro per l’allungamento della pista era confermato o se era invece stato distolto e assegnato ad altri interventi. Il Ministero ha risposto che la ricognizione è stata conclusa ma non ha dato alcuna conferma sulla sussistenza del finanziamento. Gli esiti della ricognizione sono stati trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri che procederà all’assunzione di quanto di competenza con un’apposita delibera del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e Sviluppo Sostenibile).
Questa mancata conferma a fronte di precisa domanda, fa sorgere il dubbio più che fondato che il finanziamento per l’allungamento della pista non ci sia più e sia stato destinato ad altre opere, magari al Sud, considerato che il Piano di Sviluppo e Coesione era rivolto soprattutto al meridione. È noto che il Ministro della Lega Salvini sta prosciugando tutte le risorse non utilizzate per finanziare il Ponte sullo Stretto. Come Europa Verde Parma attendiamo di vedere la delibera del CIPESS e consigliamo altrettanto ai potenziali acquirenti di So.Ge.A.P. perché il sospetto è forte: che i soldi per la pista cargo non siano finiti in quell’enorme calderone?