da Art Lab Bene Comune
“A Carnevale ogni scherzo vale?” Non questa volta, non per il collettivo di Art Lab Bene Comune di Parma. E’ bastata una locandina satirica per una festa di Carnevale come pretesto per accusarci di terrorismo, istigazione all’odio ed emulazioni sataniche dell’omicidio del Presidente del Consiglio. Evidentemente siamo così ingenux da pensare che ancora si possa fare satira sul dissenso politico senza conseguenze di risonanza nazionale. Nel mezzo di una crisi globale ecologica e sociale, chi pensava che sarebbe stata una locandina il più grande problema dello Stato italiano?
La narrazione mediatica che è esplosa in poche ore ha mistificato la realtà dei fatti, con l’unico scopo di attaccare chi cerca di creare opposizione politica dal basso. Dalle prime ore di domenica mattina sono stati pubblicati articoli su testate nazionali e locali, creando e aggiungendo di volta in volta dettagli inventati, trasformando un momento di aggregazione sociale in minacce di morte.
Con questo comunicato ci dissociamo totalmente da queste accuse assurde e pretestuose. La strumentalizzazione di una grafica carnevalesca è servita alle forze di governo per distogliere l’attenzione da episodi di carattere fascista, direttamente collegati a fazioni politiche ben delineate.
Solo nell’ ultima settimana sono apparse svastiche in tutto il Paese, studentx sono statx aggreditx a Firenze da membri di Azione Studentesca e durante un’azione dimostrativa membrx di Extinction Rebellion sono statx minacciatx con un’arma.
Questi eventi, che noi consideriamo gravissimi, vengono di fatto legittimati da una politica che nei suoi primi mesi di governo si è confermata repressiva e violenta. La criminalizzazione delle ONG, le violenze subite da persone migranti all’intero dei CPR e fuori dalle questure, le proposte di legge che minano l’autodeterminazione delle persone con utero, perpetuano un clima d’odio, razzista e omofobo, che sicuramente non ci appartiene.
Noi, come tutti gli altri spazi sociali che si oppongono alla realtà delle cose, ci troviamo al centro di una campagna governativa volta ad abbattere le pratiche alternative ogni giorno proposte.
È già in corso un piano di sgomberi atto a eliminare ogni possibilità di autorganizzazione dal basso, che attacca chi risponde alla crescente emergenza abitativa con l’occupazione di spazi abbandonati. Uno degli strumenti è la criminalizzazione dellx attivistx, dipintx come terroristx da parte dei media e del governo esemplificativo ne è l’accanimento giudiziario che sta avvenendo a Torino, a Bologna, in Veneto e nel resto di Italia.
Dal 2011 ArtLab si occupa di rispondere all’emergenza abitativa nel territorio di Parma e quello che era uno studentato di lusso è diventato NoMas Hotel: così sono state colmate le mancanze dell’amministrazione comunale sia nell’offrire un alloggio che nell’affiancamento ai servizi. In questo modo abbiamo restituito uno spazio inutilizzato dalle istituzioni a una fetta di cittadinanza altrimenti inascoltata. La riappropriazione di questo spazio è stata portata avanti anche grazie ai progetti che lo stesso ha ospitato e continua a ospitare, permettendo la collettivizzazione di una controcultura fuori dalle logiche produttive e performative del mercato. Ad esempio, la scuola di italiano per soggettività migranti “A voce alta” garantisce l’accesso gratuito all’istruzione linguistica di base.
Progetti artistici e sportivi, come il laboratorio di interpretazione teatrale e la squadra di calcio antirazzista La Paz, costruiscono una comunità libera e solidale. Tutto ciò si inserisce in un contesto di elaborazione politica costante fondata sull’antifascismo e sull’eco-transfemminismo in ottica decoloniale, grazie alle assemblee che animano lo spazio e le strade della città.
Ribadiamo che il Presidente del Consiglio non è mai stato oggetto di rievocazioni di omicidi né tanto meno di minacce di morte, come invece la gogna mediatica che ci sta travolgendo in questi giorni prova a mostrare. Per una locandina satirica non ci lasciamo comunque distrarre dalle lotte che ci caratterizzano: per questo scenderemo in piazza nella giornata del 3 marzo in occasione del Global Strike di Fridays for Future e per lo sciopero transfemminista dell’8 marzo indetto da Non Una di Meno.
In questo contesto in cui la possibilità di manifestare dissenso è sempre più ostacolata, continueremo a prendere parte al dibattito politico con i nostri ideali e le nostre pratiche, sempre dalla parte giusta della barricata.