da Centro studi movimenti
Alunni asini, insegnanti pigri ed edifici fatiscenti sono i leitmotiv che fanno da cornice a un’istituzione considerata sempre un passo indietro rispetto alla società: la scuola. Un settore cruciale su cui convergono diversi interessi, dalla necessità di rispondere ai bisogni formativi dell’adolescenza, alle esigenze di costruire un’identità civile nazionale, alle richieste del settore produttivo di professionalizzare la forza lavoro.
L’ultimo numero di “Zapruder”, la più importante rivista italiana di storia della conflittualità sociale, intitolata Pierino torna a scuola, indaga proprio il mondo dell’istruzione e le ondate di mobilitazioni studentesche nel corso degli anni Ottanta.
A discutere dei cambiamenti della scuola in quel decennio – venerdì 20 maggio, alle ore 18, in piazzale Picelli – saranno i curatori del numero Chiara Colangelo, Giordano Lovascio e Andrea Tappi, insieme a Sofia Bacchini (ricercatrice del Centro studi movimenti), Federico Marzi (autore di uno dei saggi) e i fotografi Beppe Fontana e Sergio Ferri (autori di numerose immagini di manifestazioni studentesche di Parma, il primo degli anni Settanta e il secondo del movimento della Pantera del 1990).
L’iniziativa è organizzata da Barrique Piazzale Picelli, Centro Studi Movimenti e l’associazione Storie in movimento.