da Casa delle donne di Parma
Continuano gli appuntamenti delle Spore* in preparazione a Re/Sister! Festival femminista, che sarà organizzato a Parma dal 17 al 19 settembre dalla Casa delle donne di Parma in collaborazione con numerosi enti del territorio.
Il quinto appuntamento si svolgerà venerdì 18 Giugno alle ore 18.00 presso Lostello, Parco della Cittadella, Parma. L’autrice Barbara Pinelli dialogherà con Giuseppina Bruno, operatrice legale di CIAC Onlus, intorno ai temi affrontati nel libro Migranti e rifugiate, Antropologia, genere e politica, in prossimità della Giornata Mondiale del rifugiato (20 Giugno).
“Possiamo mettere le rifugiate e le donne che hanno fatto esperienza migratoria al centro della storia per discutere dello Stato, del potere, delle forze sociali e del soggetto, e attraverso le loro esperienze trovare nuove strade di lettura del mondo che ci circonda? Possiamo partire dalla loro testimonianza per costruire una rivendicazione comune dei diritti?”
A partire da queste domande l’autrice interseca prospettive di genere e di antropologia femminista con indagini sulle donne rifugiate e migranti, soffermandosi sul contributo del femminismo nero e dei femminismi postcoloniali nella nascita dell’etnografia femminista, nella riformulazione del concetto di genere, nello sviluppo della prospettiva dell’intersezionalità, mettendo in luce l’importanza dello studio della mobilità geografica delle donne nell’ampliare lo sguardo analitico sulle società umane e sulle loro dinamiche – in particolare rispetto alle loro logiche di sfruttamento economico, politico e sociale – , affrontando il tema delle migrazioni forzate alla luce delle esperienze delle rifugiate per produrre una critica alla ragion di Stato e al concetto di sicurezza.
In contrasto con l’immagine persistente che ritrae immigrate e rifugiate come soggetti sospesi della storia, il libro mostra come siano proprio coloro che infrangono sicurezze, superando le linee del colore, del genere, della classe, a proporre prospettive radicali per l’analisi dei poteri dello Stato, delle gerarchie sociali e anche dell’ineguale distribuzione politica del dolore.
L’evento è in presenza e gratuito ma ha un numero di posti limitato. L’iscrizione è obbligatoria a questo link.