da Potere al popolo Parma
Oggi, 1 marzo, sono esattamente due mesi che la nostra Nicoletta Dosio è in prigione. Storica militante No Tav e membro del Coordinamento nazionale di Potere al Popolo, Nicoletta è stata arrestata lo scorso 30 dicembre. Ma perché un’insegnante in pensione di 74 anni è in galera? La condanna a un anno di carcere è arrivata per una manifestazione pacifica in Val di Susa, che ha provocato un danno complessivo di 780 euro alla società concessionaria dell’autostrada A32. Un danno di 38 euro a testa per il numero di manifestanti condannati.
La vicenda di Nicoletta Dosio è significativa dell’accanimento contro il movimento No Tav e chi si impegna nei conflitti sociali in Italia. A questo accanimento rispondiamo con una proposta di amnistia per i reati connessi alle lotte, da quelle sindacali a quelle ambientali: un’“amnistia sociale”.
E qui a Parma denunciamo questo stato di repressione, che si schiera dalla parte delle Grandi Opere Inutili e dell’affarismo, guardando all’aeroporto Verdi, uno dei simboli dell’affarismo locale: circa 17 milioni di euro di fondi pubblici, per il progetto di conversione in aeroporto cargo. Un “capolavoro” con un impatto ambientale enorme, dato che gli aerei cargo sono i mezzi più inquinanti in assoluto e l’opera si mangerebbe 30 ettari di suolo agricolo. Il Tav non è il cargo di Parma, certo, ma il meccanismo è lo stesso: c’è chi ci guadagna e chi paga il conto, salatissimo, anche in termini di salute.
Noi sappiamo da che parte stare.