La fine dell’eventismo

di Milo Adami

Giorgio De Chirico, Sgombero su Piazza d’Italia, 1968

«Ci dovevamo fermare» ha scritto Mariangela Gualtieri in una fulminante poesia intitolata Nove marzo duemilaventi, “Lo sapevamo. Lo sentivamo tutti che era troppo furioso il nostro fare. Stare dentro le cose. Tutti fuori di noi. Agitare ogni ora – farla fruttare». Le pensavamo tutti, queste parole, ma non riuscivamo a dirle, perché? Per inerzia, per paura, insicurezza, hybris, superbia, vanità, sapevamo di aver esagerato, era troppo, troppo di tutto, consumo, rumore, chiasso, profitto, lavoro, troppo fin quasi allo sfinimento, all’eccesso, tutti in cuor nostro lo sentivamo, dovevamo fermarci eppure non riuscivamo «Non c’era sforzo umano che ci potesse bloccare». Ora è silenzio, una quiete sospetta, irreale, un’atmosfera metafisica come nelle celebri piazze del pittore De Chirico, una calma preludio di tempesta. Vuoto di riferimenti in cui tutto è da ripensare come il dopo 8 settembre raccontato da Beppe Fenoglio. Dopo settimane di attesa, come in un grado zero, il pensiero si ricompone, riordina idee, vede quel che prima non vedeva o non poteva, voleva, chissà? Continue reading “La fine dell’eventismo”

La ricetta Draghi

di Cristina Quintavalla

Il verbo di Draghi impazza sui media mainstream: gli stati spendano senza limiti e vincoli per risollevare l’economia che rischia la depressione. Mercati, banche, imprese, classe politica ringraziano. Sembrerebbe un dietrofront rispetto a quanto l’uomo ha difeso durante il suo mandato in qualità di presidente della BCE, vale a dire la necessità di contenere il debito pubblico: i governi erano  chiamati ad assumere misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche”, di mettere “sotto stretto controllo l’assunzione di indebitamento… e le spese delle autorità regionali e locali”, addirittura varando “anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio(Lettera di Draghi e Trichet, agosto 2011). Continue reading “La ricetta Draghi”

Il diritto di resistere

da USB Confederazione di Parma

La stucchevole retorica che chiede agli operatori sanitari di operare in mancanza di dispositivi di protezione e prevenzione a qualsiasi costo e in qualsiasi condizione, perché c’è da fronteggiare l’emergenza, va rigettata! Quest’appello fatto di richiami all’etica professionale, al senso di responsabilità, alla necessità di lavorare senza orari, ecc. fatto dai dirigenti delle AOSP  e AUSL alle lavoratrici e lavoratori è  un comportamento mistificatorio intollerabile. Continue reading “Il diritto di resistere”

Sciopero generale indetto da Usb. Le foto e le parole del primo corteo digitale

di Redazione

Ieri, 25 marzo, si è tenuto lo sciopero generale di 24 ore indetto da Usb per tutte le categorie, pubbliche e private, contro la decisione del Governo di mantenere aperte anche realtà produttive non essenziali, a seguito della pressione di Confindustria. L’atto di protesta è stato accompagnato dal primo corteo digitale, in cui ogni aderente mostra in foto il cartello “Andrà tutto bene se difendiamo i lavoratori”, e da azioni di mailbombing e tweetstorm contro Confindustria. Lo sciopero è stato appoggiato, tra gli altri, da Potere al Popolo e, qui a Parma, da Art Lab, di cui pubblichiamo i comunicati (in fondo). Di seguito, alcune foto della partecipazione in provincia. Continue reading “Sciopero generale indetto da Usb. Le foto e le parole del primo corteo digitale”

ISDE: “La diffusione del virus è legata all’inquinamento”

da Potere al Popolo Parma

Giustizia ambientale e climatica sono elementi essenziali della proposta politica di Poter al Popolo, come evidenziato nel corso della recente campagna elettorale in Emilia Romagna. Per questa ragione, in questo frangente così convulso, abbiamo chiesto a Manrico Guerra, presidente della sezione provinciale dell’ISDE (International Society of Doctors for Environment), di indicarci alcune piste di ricerca rispetto al rapporto tra pandemia e crisi climatica. Grazie al Dottor Guerra e buona lettura. Continue reading “ISDE: “La diffusione del virus è legata all’inquinamento””