da Potere al Popolo Parma
L’Emilia-Romagna è la quarta regione per consumo di suolo. I dati sono quelli pubblicati da Ispra quest’anno. Una pessima notizia che purtroppo va letta nel quadro di un trend negativo: le politiche regionali da trent’anni e più si pongono come obiettivo l’urbanizzazione spinta, la mitica “competizione tra città”. E così il territorio ci muore sotto gli occhi. Ultima esondazione, quella dell’Idice, nel comune di Budrio (Bo) il mese scorso: 250 sfollati. Poco prima, a febbraio, era toccato al Reno nei pressi di Castel Maggiore (Bo): tre milioni di danni.
Da un lato, la crisi climatica che modifica la distribuzione delle piogge nella nostra regione (ovunque), dall’altro scelte stupide quando non criminali, che rendono il territorio più fragile e la società più vulnerabile. Ma la soluzione c’è, si chiama manutenzione.
Programma minimo di Potere al Popolo: stop alle grandi opere inutili e dannose, e redistribuzione della ricchezza dall’alto verso il basso. A proteggere l’ambiente dobbiamo essere noi, cioè chi non ha nessun interesse economico o clientelare a giustificare la devastazione del proprio territorio. Le élite, al contrario, ci hanno già provato e hanno fallito miseramente, portandoci nel mezzo di una catastrofica guerra climatica.
Loro la perderanno, noi no: “fine del mondo e fine del mese: è la stessa battaglia!”.