da La Paz Antiracist Football Club
Continue reading “Un minuto di rumore per Giulia. Un minuto di rumore per tutte”
Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono.
da La Paz Antiracist Football Club
Continue reading “Un minuto di rumore per Giulia. Un minuto di rumore per tutte”
di Elisabetta Salvini*
Così si conclude la lettera che Elena Cecchettin ha scritto al «Corriere della Sera» in seguito alla notizia della morte di sua sorella Giulia. E noi sabato mattina scenderemo in piazza esattamente così, con l’idea che di minuti di silenzio ne siano già stati fatti tanti, troppi e che ora serva tutta la nostra rabbia, tutto il nostro rumore. Continue reading ““Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto””
di Cristina Quintavalla
Questo è forse l’8 marzo più violento e spaventoso di cui io abbia memoria. Quantomeno in occidente. Troppe donne riverse sui corpi di loro cari, barbaramente assassinati da una guerra imperialistica. Troppe donne disperate, in lacrime, le cui vite sono distrutte da bombe, stupri, carcere, naufragi, repressione. Continue reading “Un 8 marzo da non dimenticare”
di Michela Cerocchi*
Ieri sera, in piazza Garibaldi, molte associazioni e collettivi del movimento transfemminista hanno organizzato un presidio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e di genere. Di seguito pubblichiamo l’intervento di Michela Cerocchi della Casa delle donne [ndr].
Siamo qui insieme in piazza per portare la nostra voce e quella di chi una voce non ce l’ha più. Purtroppo ogni anno i dati dei femminicidi e delle violenze di genere non tendono a diminuire. Ogni 3 giorni una donna viene uccisa per mano dell’ex, del compagno, del marito o di un uomo a lei vicino. E a subire questa violenza di genere non sono solo le donne ma tutte quelle soggettività LGBTQ+ che vengono offese, discriminate e uccise. Nel 2021 sono stati 108 i femminicidi e trans*cidi, per il 2022 a inizio novembre si è già toccata la quota di 91. Continue reading “No alla guerra sui nostri corpi!”
di Redazione
Anche a Parma ieri centinaia di persone hanno sfilato in corteo per celebrare l’8 marzo, organizzato da Casa delle donne, UISP, Artlab, POST e Ottavo colore. Ne abbiamo parlato brevemente con Michela Cerocchi, della Casa delle donne, in questa intervista.
dalla Casa delle donne Parma
Continue reading “Ne usciremo lottando: le donne scendono in corteo”
da Casa delle donne di Parma
Superare una relazione violenta attraverso il disegno, vomitare le proprie sofferenze su fogli e tavoletta grafica per cercare di affievolirle. Questa è l’esperienza di Sted, una giovane fumettista che attraverso linee e colori ha raccontato la sua esperienza autobiografica di relazione soffocante e violenta in Questo non è amore. L’amore non uccide. Sarà lei la protagonista della quarta Spora*, una serie di appuntamenti in preparazione a Re/Sister! Festival femminista, che sarà organizzato a Parma dal 17 al 19 settembre dalla Casa delle donne di Parma insieme al Comune di Parma. Continue reading “Per SPORA* #4 un laboratorio di narrazione a fumetti con Sted”
di Redazione
Lunedì 8 marzo, alle 17:00 in piazza Garibaldi, ci sarà lo Sciopero Transfemminista, a cui aderiscono la Casa delle donne Parma, Art Lab, il Post, collettivo Taboo, Donne di qua e di là, Officina Popolare Parma, Al-Amal, associazione Mani (la lista è in aggiornamento). Di seguito il comunicato che chiama alla manifestazione. Continue reading “L’8 marzo torna in piazza: sciopero transfemminista”
da Casa delle donne di Parma
Si è aperto, in questi giorni, il tesseramento 2021 della Casa delle donne di Parma, associazione nata lo scorso anno che è ancora in cerca di uno spazio ma che ha le idee molto chiare su ciò che vuole essere: un laboratorio di libertà, condivisione, consapevolezza e sorellanza, in cui i saperi femminili e transfemministi si impasteranno per confrontarsi e amalgamarsi. Continue reading “Aperto il tesseramento 2021 della Casa delle donne di Parma”
di Anna Giulia Della Puppa
Montanelli, ormai finalmente questa cosa è una dato assodato e conosciuto dai più, fu, oltre che un fascista impegnato nell’impresa coloniale d’Africa, uno stupratore e un pedofilo (e quindi un colono a tutti gli effetti). Nessuno dei suoi difensori si sogna più di dire che così non fosse. Tutti, piuttosto, invitano a “contestualizzare”: il periodo storico, la cultura del tempo… Continue reading “Per un femminismo iconoclasta”