Cooperative sociali: un rinnovo da rifiutare

da Sinistra Classe Rivoluzione Parma

È stato firmato un preaccordo sul rinnovo del contratto delle cooperative sociali, scaduto da 8 anni, fra le centrali cooperative e Cgil, Cisl e Uil. L’ipotesi dovrà vedere l’approvazione dei lavoratori che potranno accettare o rifiutare l’accordo. Sono in corso in questi giorni le assemblee, un percorso di consultazione che si concluderà a metà maggio. Spiegheremo i motivi per cui siamo contrari all’ipotesi. In una frase: si ottengono aumenti salariali assolutamente insufficienti senza alcun avanzamento sui diritti. Tutta la trattativa ha visto un silenzio assordante e un coinvolgimento nullo dei lavoratori. Assemblee poche o nessuna, a seconda del territorio, se non in questa fase “a giochi fatti”. Nessun dibattito con i lavoratori durante la contrattazione, men che meno sulla piattaforma presentata. Continue reading “Cooperative sociali: un rinnovo da rifiutare”

Comune e coop giocano al ribasso con i diritti dei lavoratori

di Unione sindacale di base

Apprendiamo a mezzo stampa e tramite lettere legali appese come comunicati nelle bacheche delle biblioteche cittadine che sia il Comune sia la Cooperativa le  Pagine, che ha in gestione buona parte dei servizi bibliotecari, non fanno un passo indietro rispetto alla grave situazione di inquadramento dei lavoratori e alle modalità di gestione delle biblioteche di Parma (San Paolo, Civica, Pavese e Alice). Continue reading “Comune e coop giocano al ribasso con i diritti dei lavoratori”

La sanità deve essere pubblica

da Unione Sindacale di Base

Da Fanelli ad Aversa l’Aoup è sempre sulla stessa strada. La commistione fra pubblico e privato genera comportamenti tanto inaccettabili quanto intrinsecamente corruttivi. Diritto alla salute e logica del profitto privato dell’intra moenia non stanno insieme. Il ruolo delle case farmaceutiche mai arginato. Ancora una volta Parma l’Azienda Ospedaliera Universitaria è sotto i riflettori della corruzione. Continue reading “La sanità deve essere pubblica”