Addio a Mirco Sassi, dirigente del Partito comunista italiano di Parma negli anni Settanta e Ottanta

Mirco Sassi durante una intervista al Centro studi movimenti (Parma, 2017).

Ci sono alcuni volti che segnano la città. Figure che diventano protagoniste di una fase politica. Punti di riferimento per molti. Poi il periodo di cui sono stati gli attori entra in crisi, e arrivano tempi nuovi, non sempre migliori. E queste figure sono capaci di rimettersi in discussione, di ritirarsi, con dignità, con rispettabilità, perché il tempo che arriva li infastidisce, li disturba. E non hanno intenzione di “riciclarsi”. Nella storia di Parma una di queste figure è quella di Mirco Sassi, importante dirigente del Partito comunista degli anni Settanta e Ottanta. Oggi Mirco ci ha lasciato, all’età di 78 anni.

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Non si cancellano la storia e il valore della Resistenza jugoslava di Tito

di Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti di Parma

Incontro di Stato in Jugoslavia nel 1979 fra il Presidente Josif Broz Tito e il Presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini.

Si accentua l’azione revanscista revisionista sul piano culturale e storiografico diretta a riconsiderare il fascismo screditando la Resistenza antifascista e la parte più avversa e combattiva rispetto ad esso come quella dei partigiani comunisti jugoslavi. Viene attaccata in particolare la figura di Tito artefice della Resistenza jugoslava che con enormi sacrifici ha liberato la Jugoslavia dalla feroce occupazione nazifascista durata dal 1941 al 1945. A Parma fascisti e leghisti continuano a chiedere la cancellazione dalla toponomastica cittadina della via intitolata a Tito dal Comune quarant’anni fa. L’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti fondata a Roma nel ’45 da Pertini, Terracini e altri perseguitati) a Parma in questi giorni ha stampato e distribuito in via Tito il flayer che qui riproduciamo.

Fascisti, leghisti e destre reazionarie e anticomuniste, non sufficientemente soddisfatti dell’intitolazione a Parma di una via della città col nome “martiri delle foibe” (e nonostante il nome sia fuori legge poiché nemmeno la legge 92/2004 parla mai di “martiri delle foibe”) e di un parco col nome “Norma Cossetto” (e nonostante l’assenza di chiarezza sulle circostanze della fine della giovane istriana), vorrebbero fosse eliminata l’intitolazione della via di Parma a Tito fatta dal Comune nel 1984 col Sindaco socialista Lauro Grossi. E’ una richiesta grave e assolutamente inaccettabile, espressione di quel “revisionismo storico”, anzi “rovescismo storico”, mirante a sminuire il valore della Resistenza partigiana antifascista, oscurare le responsabilità e i crimini fascisti e nazisti, e riconsiderare in qualche modo il fascismo.

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A Fidenza Potere al popolo organizza una serata per dar voce alla Palestina

di Potere al Popolo – Fidenza

Venerdì 17 ottobre, all’ex Macello di Fidenza, si è tenuta una serata intensa e emozionante organizzata da Potere al Popolo Fidenza: “Un giorno in Palestina. Orizzonti narrativi per decolonizzare la mente”, voci coraggiose per denunciare il sistematico stato di apartheid a cui sono sottoposti i territori occupati palestinesi.

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Crisi alla ICC Compensati di Colorno

di SI Cobas – Parma

La ICC Compensati di Colorno, azienda del settore legno e imballaggi, ha interrotto senza alcun preavviso il rapporto con la società in appalto Job Parma, rifiutandosi di pagarle l’ultima fattura destinata al versamento degli stipendi dei lavoratori. La Job Parma, a sua volta, sostiene di non avere le risorse per saldare i salari arretrati e scarica la responsabilità su ICC. Tuttavia, la responsabilità è chiaramente di entrambe le aziende: la Job Parma non ha accantonato né i fondi per il TFR né le somme necessarie a garantire i diritti dei propri dipendenti.

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Il 17 ottobre “un giorno in Palestina” a Fidenza

di Potere al popolo Fidenza

“Se dovessi morire, Fa’ che porti speranza, Fa’ che sia un racconto!” (Refaat Alarcer)

Come dice Francesca Albanese: decolonizzare la mente significa abbattere confini e barriere, far del nostro meglio per liberarci, da entrambe le parti, delle sovrastrutture che ci impediscono di restare in contatto con ciò che di più umano e vero abbiamo in comune.

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Il nuovo maschile. Lunedì 13 ottobre un incontro all’Università di Parma

di Università di Parma

Egon Schiele, Autoritratto con testa abbassata (particolare), 1912.

Come vivono gli uomini di oggi le emozioni e relazioni? Quali sono i principali cambiamenti che influenzano la loro vita affettiva, familiare e sociale? Lunedì 13 ottobre 2025, dalle ore 10.00 alle 13.30, l’Università di Parma ospiterà nell’Aula B di via Massimo D’Azeglio 85, l’incontro dal titolo “Il Nuovo Maschile: un dialogo a partire da maschilità e relazioni affettive”.

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Unione Sindacale di Base contro Bocchi: “Si vergogni delle dichiarazioni contro i lavoratori del Teatro Regio”

di Unione Sindacale di Base – Confederazione di Parma

Le dichiarazioni del consigliere comunale di FdI Priamo Bocchi riportate dalla stampa locale e sulle proprie pagine social, sono vergognose ed inaccettabili. Un attacco non solo al diritto di sciopero ma soprattutto un insulto all’intelligenza delle lavoratrici e dei lavoratori del Teatro Regio.

Il consigliere offende profondamente il buon nome delle lavoratrici e dei lavoratori del Regio che ogni giorno con professionalità e dedizione svolgono il proprio lavoro con l’obiettivo unico della riuscita di ogni evento cittadino che in questi anni ha reso grande e prestigioso il nome del Teatro.

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Venerdì 3 Ottobre, Sciopero generale contro il governo terrorista di Israele e in solidarietà con il popolo palestinese

da Unione Sindacale di Base – Parma

L’attacco alla Global Sumud Flottilla è un atto di pirateria che fa nuovamente carta straccia del diritto internazionale. Le circa 40 imbarcazioni con 400 persone a bordo disposte a rischiare la vita per forzare il blocco navale illegale d’Israele in acque palestinesi ed aprire un corridoio umanitario verso Gaza, e le le azioni dell’equipaggio di terra che hanno sostenuto la loro iniziativa internazionalista, hanno fatto emergere ulteriormente la bancarotta morale dei governi occidentali.

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Con il popolo palestinese contro ogni regime criminale

di USI Parma

Il regime teocratico israeliano affonda le sue radici e la sua ragion d’essere sull’apartheid, il colonialismo e il razzismo di stampo religioso. Al contempo siamo consapevoli che ciò che ha creato Hamas è allo stesso modo basato sul fanatismo religioso e sul ricatto che per decenni ha compiuto verso il popolo palestinese. La differenza sta nel fatto che Israele occupa e sradica i palestinesi dalla loro terra nel West Bank, li segrega in un campo di concentramento a cielo aperto come Gaza. Il progetto sionista infatti ha lo scopo dichiarato di espandersi territorialmente e di creare uno Stato di soli ebrei in cui non c’ è spazio per altri popoli. Vivere come bestie, essere sterminati, disumanizzati, che conseguenze possono generarsi?

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