Sciopero mondiale per il futuro. Le immagini dal corteo di Parma

Sono tantissimi e tantissime. Sorridenti. Almeno diecimila studenti delle scuole superiori, la cui energia trascina in piazza anche alcuni docenti e genitori. La piazza è affollatissima. Tanti slogan sui cartelli. Ogni tanto parte un urlo fortissimo, nessuna parola, solo un grido impossibile da ignorare.

(foto di Petra Colombo)

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Le mille piazze dei Fridays for Future

da Potere al Popolo Parma

Il messaggio lanciato da Greta Thurnberg e risuonato nelle mille piazze dei Fridays for Future è chiaro: la gestione del cambiamento climatico attraverso gli strumenti di mercato – cioè l’idea alla base sia del Protocollo di Kyoto (1997) sia dell’Accordo di Parigi (2015) – non funziona. Le élite che l’hanno sostenuta hanno fallito, quindi non è a loro che dobbiamo rivolgerci. E le soluzioni ci sono. Il problema è che portano benessere ma non profitto: ridurre le emissioni migliorerà la nostra vita e renderà possibile quella futura, ma non arricchirà nessuno. In altre parole, la logica del portafoglio gonfio va contro quella della vita in comune. Continue reading “Le mille piazze dei Fridays for Future”

Bertolucci e te. E Maria Schneider tra di voi!

dal Comitato No Pillon

Nelle notti scorse sono comparsi, sui pannelli dedicati all’omaggio che Parma tributerà a Bernardo Bertolucci, dei piccoli manifesti: uno con l’immagine iconica di Maria Schneider in Ultimo tango a Parigi, e uno che immortala i due attori protagonisti insieme al regista sempre sul set del medesimo film. Le immagini sono accompagnate da una scritta “Violenza è… ogni volta che una donna è umiliata nella sua dignità”. Il fatto si riferisce, probabilmente, a ciò che lo stesso Bertolucci ammise nel 2011, quando Maria Schneider morì, e cioè che gli dispiaceva fosse morta senza che lui avesse potuto scusarsi di quell’umiliazione che, volutamente, per ragioni di miglior resa attoriale, le aveva inflitto. Continue reading “Bertolucci e te. E Maria Schneider tra di voi!”

Non c’è più tempo, anzi è già tardi

di Daniela Monteverdi

Non c’è più tempo, anzi è già tardi. Questa è la semplice verità. Quando nei primi anni ’70, in occasione delle prime domeniche ecologiche, pattinavamo sulla via Emilia completamente deserta ci eravamo illusi che il verbo verde fosse già accolto e che se ne fosse compresa la concretezza e l’urgenza. Sono passati quasi cinquant’anni e manco ci accorgiamo se è in corso una giornata senz’auto, date le innumerevoli deroghe e la mancanza di controlli. Continue reading “Non c’è più tempo, anzi è già tardi”

Le piazze dell’8 marzo

da Potere al popolo – Parma

L’8 Marzo è stata una giornata importante. Parma ha visto un corteo contro il decreto Pillon che ha sfiorato le 3000 presenze (2500 per la Questura), un fatto eccezionale. Un corteo che ha fatto intravedere dei segnali di vita in un corpo civile risucchiato nell’impresa di non affondare tra lavori precari e servizi sociali sempre più scarsi. Ci sono problemi ma c’è ancora chi pensa che il modo migliore sia mettersi insieme e non sgomitare col vicino per accaparrarsi una briciola in più. Al mattino, invece, sotto il palazzo della Regione a Bologna si è svolta un’importante manifestazione dei lavoratori del sociale, sotto il cappello di Adl Cobas e collettivi di educatori da Parma, Reggio, Bologna, Ferrara e Rimini [leggi la cronaca del presidio, ndr]. Il neonato collettivo degli educatori di Parma ha partecipato e speriamo sia solo l’inizio di un percorso di auto-organizzazione dei lavoratori a cui auguriamo tanta buona strada [leggi il manifesto del collettivo, ndr]. Continue reading “Le piazze dell’8 marzo”

Operai della cura, sciopero e presidio a Bologna

La Redazione

Lo scorso 8 marzo non è stata solo la giornata delle grandi manifestazioni tenute in tutta Italia (e non solo) contro discriminazione e violenza di genere. Nella mattina dello stesso giorno, infatti, i lavoratori del sociale dell’Emilia-Romagna si sono ritrovati in presidio sotto i palazzi della Regione a Bologna «per manifestare e informare su quanto la categoria sia ormai da tempo martoriata – spiega nel proprio comunicato l’Adl Cobas regionale che ha indetto lo sciopero -. Nel frattempo, dentro il palazzo si svolgeva il convegno “I numeri della Cooperazione sociale in Emilia-Romagna”, numeri che i lavoratori conoscono bene, soprattutto se si parla di CCNL fermo da oltre 6 anni, appalti sempre più a ribasso, leggi devastanti per il settore e precarietà diffusa».

Tra i partecipanti alla manifestazione c’era anche il neonato Collettivo Educatori e Operatori del Sociale di Parma e Provincia, di cui abbiamo pubblicato il manifesto.

(Di seguito alcune immagini dal presidio).

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Una repubblica fondata sull’emigrazione

di Chiara Marchetti

Qualche settimana fa è rimbalzata anche sui media e sui social italiani la notizia della morte di una anziana signora di Lesbo, Maritsa Mavrapidou, scomparsa all’età di 89 anni. Se sappiamo qualcosa di lei è perché – insieme a tante altre “nonne” – era balzata agli onori delle cronache nel 2015, quando 800 mila rifugiati si erano trovati a transitare per la Grecia, centinaia di migliaia approdati solo nella piccola isola di Lesbo. Lì Maritsa non ci aveva pensato due volte: aveva spontaneamente aperto la sua casa, aveva preso in braccio e nutrito dei neonati rifugiati, non si era voltata dall’altra parte. Persone normali, normalissime, ormai al volgere della loro vita, che dall’oggi al domani si erano trovate nel mezzo di un esodo epocale. Continue reading “Una repubblica fondata sull’emigrazione”

La commissione dell’Onu accusa Israele di crimini contro l’umanità

di Sofia Bacchini

– Padre, sei stanco? / È sudore che vedo nei tuoi occhi? / – Figlio mio, sono stanco. Mi porti? / Come tu mi portavi porterò questa nostalgia / al mio inizio e al suo / percorrerò questa via / fino alla mia fine e fino alla sua. (Mahmud Darwish)

Settantuno anni fa, il 15 maggio 1948, un popolo dalle origini mitiche proclamava la nascita del proprio stato, su una terra che – dicevano – apparteneva loro migliaia di anni prima. Contemporaneamente, un altro popolo, che da sempre abitava su quella stessa terra, cominciò a chiamare quel giorno al-nakba, la catastrofe. Ogni giorno in Palestina si lotta non solo materialmente, contro l’occupazione israeliana in tutte le sue forme, ma anche per tentare di tenere viva una memoria, la storia di un passato – e di un presente – che viene costantemente violato, negato, dimenticato. Per questo motivo in Palestina le ricorrenze sono importanti: sono rituali collettivi che permettono ad un popolo di sentirsi tale anche quando tutto il resto viene a mancare, e permettono di trasmettere quella storia che non si dovrebbe dimenticare mai. Continue reading “La commissione dell’Onu accusa Israele di crimini contro l’umanità”