Il bilancio dell’attività nelle scuole del Centro studi movimenti: 470 incontri, 30 scuole, circa 5.800 studenti e studentesse

Centro studi movimenti

Finita la scuola è sempre tempo di bilanci. E i numeri dell’attività didattica del Centro studi movimenti, anche quest’anno, dicono tanto di quanto le sue proposte siano apprezzate e riconosciute da docenti e allievi: 470 incontri, 30 scuole, circa 5.800 studenti e studentesse incontrati in realtà scolastiche diverse, dai licei cittadini alle scuole professionali, dagli istituti comprensivi della provincia alle scuole primarie.

Da più di 15 anni, ricercatori e ricercatrici del Centro studi portano in classe giochi di ruolo, lavori a gruppi, uscite in città, momenti di scambio e confronto, lezioni di approfondimento su temi molto vari, che hanno a che fare con il passato ma anche con il presente: i movimenti giovanili degli anni Settanta, la Resistenza, le storie nascoste tra i borghi e le piazze di Parma, il conflitto in Palestina, le discriminazioni di genere, i laboratori su fumetti o serie Tv…

Ogni proposta didattica del progetto ’68 e dintorni, infatti, è pensata per stimolare nei ragazzi un coinvolgimento attivo che non sia solo acquisizione passiva di nozioni, ma che sappia stimolare partecipazione e spirito critico sia rispetto agli argomenti trattati, sia verso la società attuale, percepita spesso dai più giovani distante, statica e immodificabile. Sgretolare questa insoddisfazione e questa passività è uno dei principali obiettivi dei laboratori del Centro studi movimenti.