da Potere al Popolo Parma
Mercoledì 10 Luglio, la giunta regionale capitanata da Stefano Bonacini del PD ha approvato, con l’appoggio di Lega e Forza Italia, il nuovo Piano regionale dei Trasporti (Prit). Il Prit è lo strumento di pianificazione della mobilità delle persone e delle merci e significa spesa pubblica per cementificazione e grandi opere, che saranno a carico dei cittadini emiliani nei prossimi anni. L’accordo tra partiti storicamente nemici dimostra che quando ci sono di mezzo gli affari, il colore delle bandiere diventa uguale per tutti.
Scorrendo il testo del Piano, risalta subito l’ambiguità tra gli obiettivi posti in calce alla dichiarazione, unti da tematiche ambientaliste di circostanza, e le misure reali previste che, oltre alla cementificazione, prevedono grandi opere utili solo a rimpinguare le casse dei costruttori. Si parla di tratti autostradali e scali aeroportuali sull’intera area emiliano-romagnola.
Per esempio, nella regione che vanta primati in consumo di suolo e inquinamento atmosferico, viene confermato il completamento della bretella autostradale Tirreno-Brennero, da Trecasali a Nogarole Rocca. Nonostante dovesse realizzarla la Gavio, che già gestisce la Parma-La spezia con pedaggi tra i più onerosi d’Italia, ora sarà realizzata interamente a carico dei residenti emiliani.
Poi, rimanendo su quanto riguarda Parma, viene ribadita l’importanza della trasformazione dell’aeroporto Giuseppe Verdi, da trasformare nell’ambito del settore cargo, courier e e-commerce. Pronti circa 12 milioni di euro, nonostante il progetto di Sogeap faccia acqua da tutte le parti e sia ancora fermo al Ministero dell’Ambiente per la sua dubbia fattibilità.
Siamo alle solite: si spendono centinaia di milioni di euro pubblici per opere che asfalteranno il suolo e la vita dei cittadini, ma non si trovano risorse per i servizi necessari che vengono oltretutto tagliati. Per Pd, Lega e Forza Italia, questo è il modello di “sviluppo” che saremo costretti a subire nei prossimi anni.