di Francesco Antuofermo
Gli appassionati di American Biliardo sanno che per iniziare il gioco, uno dei giocatori deve rompere il castello formato dalle 15 palline numerate messe a piramide sul tappeto. La rottura avviene attraverso un pallino bianco che colpito di forza con la stecca dal giocatore si fionda sul triangolo facendolo esplodere mandando tutte le altre biglie a correre come impazzite in ogni direzione. Il pubblico ammesso ad assistere alla sfida può scommettere sui giocatori e a volte le cifre in ballo possono essere più o meno importanti. Quanto importanti? Dipende.
La vicenda che scorre tra Aeroporto di Parma e il Parma Urban Discrict (Mall), sembra proprio una partita di American Biliardo che non riesce ad iniziare perché l’Amministrazione Comunale sbaglia sempre il primo colpo: fa fatica a rompere il castello. I tecnici del Comune ci hanno provato il 18 giugno dello scorso anno, affidando ad una società di Ingegneria di Roma il compito di elaborare il nuovo Piano di Rischio Aeroportuale per la bella somma di 31.973,76 euro. Ma nessuno sa a quali risultati abbia portato questa spesa. Il piano di rischio è stato aggiornato? La Giunta Comunale ha risolto l’enigma della sicurezza nell’area del Mall che minaccia l’esistenza dell’aeroporto? Non si sa. Ancora oggi i consiglieri di opposizione sono costretti a presentare interrogazioni ufficiali che attendono una risposta. 31.973,76 euro vi sembrano una spesa congrua per ottenerla? Dipende.
Il secondo colpo è toccato allo Studio Zunarelli, uno dei più esperti studi legali della penisola in tema di trasporti, che si è visto assegnare dal Comune in data 21.12. 2018 un incarico relativo a “assistenza legale al RUP per la valutazione degli atti in corso di istruttoria” con impegno di spesa di € 7.295,60. L’obiettivo consisteva nel cercare di neutralizzare gli effetti dell’esposto di Lega Ambiente in Procura. Altro tentativo fallito: il castello è ancora lì, intatto. Le Biglie non sono state nemmeno colpite. Il Mall è finito sotto sequestro e il suo scheletro di cemento irride freddo e minaccioso ai bordi dell’autostrada. Un’altra grande cementificazione inutile?
L’ultimo tentativo in ordine di tempo è toccato di nuovo allo Studio Zunarelli, che in data 9 maggio 2019 con Determina dirigenziale DD 2019 1201 si è visto affidare un nuovo incarico professionale per una “consulenza specialistica volta ad acquisire elementi necessari per valutare le migliori forme di tutela dell’Ente in relazione all’adeguamento del Piano di Rischio con particolare riferimento ai titoli edilizi interessati dalle fasce di tutela laterale C e D”. Un linguaggio tecnico per dire che gli avvocati dello studio di Zunarelli, in cambio della modica cifra di 22.000 euro, devono provare a disinnescare il contenzioso con l’impresa Pizzarotti e la sua associata Sviluppi Immobiliari, che minacciano un’azione legale e una richiesta milionaria al Comune a titolo di risarcimento per il blocco dei lavori. Si tratta di una grossa cifra per questo impegno o sono quisquilie? Dipende.
Chi non ha dubbi in merito all’importanza di queste cifre è il giornalista di “Repubblica” Fra.Na. Per lui 22.000 euro non sono per nulla significativi. Sono “briciole al cospetto della maxi richiesta risarcitoria che pende sulle casse pubbliche del municipio” per i sigilli apposti al Mall dalla Guardia di Finanza. Un rischio che rimane reale, sospeso come la lama di una ghigliottina in attesa del boia. Evidentemente la consistenza della cifra riflette i termini di paragone. Ecco da cosa dipende: la congruenza della sua entità va confrontata con i rischi finanziari che si potrebbero fronteggiare in futuro.
Per lo studio legale associato Zunarelli di sicuro questi soldi, per dirla con il nostro Sindaco, “non spostano il punto”. Rappresentano poche pillole di cioccolato in una grande torta, una piccola parcella nel loro grande mare delle consulenze in cui, come si legge nel sito web dello studio legale, l’Avv. Zunarelli nuota in compagnia e ben equipaggiato.
Per chi non riesce ad arrivare alla fine del mese invece la cifra è sicuramente importante. Altro che briciole. Se poi questi soldi cominciamo a sommarli, l’impressione che stiano diventando un salasso continuo e inutile è sempre più strisciante. Perché comunque le biglie sono ancora lì. Il castello è sempre intatto e la partita deve ancora iniziare. Circostanza che rende giocatori e spettatori sempre più nervosi e impazienti. E la lama della ghigliottina allora potrebbe cadere molto presto, e non solo sulle casse comunali.