di Emanuele Leonardi

Nonostante Trump, Salvini e il riscaldamento globale, questo marzo presenta più di un lato positivo. Abbiamo ancora negli occhi le immagini scintillanti dello sciopero femminista dell’8 (quasi tremila persone) e il frastuono festoso e colorato del Climate Strike del 15 (diecimila persone). In una città come la nostra erano numeri che non si vedevano da decenni. E il 23 a Roma, la marcia per il clima e le grandi opere inutili è stata un altro momento importante, con più di 100mila manifestanti. Per l’ecologia politica dal basso è un momento di svolta e lo sciopero per il clima, l’evento culminante dei Fridays for Future (venerdì per il futuro), ha giocato un ruolo fondamentale. Continue reading “La svolta per il clima: è ora di scegliere da che parte stare”







Sono tantissimi e tantissime. Sorridenti. Almeno diecimila studenti delle scuole superiori, la cui energia trascina in piazza anche alcuni docenti e genitori. La piazza è affollatissima. Tanti slogan sui cartelli. Ogni tanto parte un urlo fortissimo, nessuna parola, solo un grido impossibile da ignorare.
