di Comunità palestinese di Parma, Potere al Popolo, Marx 21, Fronte comunista, FGC, Artlab, Ecologia Politica Parma e Studenti contro il carovita
Continue reading “Tutti a dire della rabbia del fiume in piena…”
Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono.
di Comunità palestinese di Parma, Potere al Popolo, Marx 21, Fronte comunista, FGC, Artlab, Ecologia Politica Parma e Studenti contro il carovita
Continue reading “Tutti a dire della rabbia del fiume in piena…”
di Marco Severo
Ciao, mi chiamo Cosimo detto Mimmo e faccio la prima media. Volevo condividere con voi, che mi sa che siete quasi tutti professori, una mia perplessità (dubbio, tipo). Ieri ho chiesto al prof se potevo andare in bagno. Sono andato in bagno, ho fatto la pipì e quando sono rientrato in aula non c’era più il prof ma un tizio con uno strano cappello che suonava una fisarmonica, tipo. Continue reading “Esperti esterni a scuola, bravi ma calma!”
da Officina popolare e Rifondazione comunista di Parma
Continue reading “Il 7 ottobre un presidio antifascista contro ogni revisionismo”
di Andrea Bui*
Gli industriali di Parma calano l’asso nella partita dell’aeroporto. È Barilla, dalle fedelissime pagine della “Gazzetta”, a dare il suo imprimatur al progetto di “rilancio” del Verdi. Un rilancio che non può fare a meno del cargo, ora che è tramontata anche l’ultima possibilità di un accordo con Orio al Serio. E il patron della multinazionale della pasta si spinge fino a una velata minaccia: se Parma rinuncia all’aeroporto perde terreno, e se la città non sta al passo (con cosa non è dato sapere) allora gli investimenti sarebbero difficili da fare. Continue reading “L’asso degli industriali nella partita per l’aerocargo”
la Redazione
Con il diffondersi della notizia dell’invito fatto a Vannacci per presentare il suo “mondo al contrario” presso il Cubo di via Spezia (Parma), si sono levate anche molte voci critiche. Alcune dall’interno dello stesso Cubo che, a differenza di quello che può sembrare, non è un’unica entità compatta, ma si compone di diverse realtà. Gli spazi vengono affittati anche ad associazioni, professionisti, agenzie, che sembrano non aver avuto voce in capitolo nella recente discussa scelta. Alcune di queste realtà hanno ritenuto opportuno esprimere il proprio dissenso pubblicamente, dissociandosi dall’evento. Continue reading “Un Cubo, tante facce”
Il Cubo di Parma ha invitato in uno dei prossimi giorni il generale Vannacci per presentare il suo libro autoprodotto “Il mondo al contrario” che, per le sue considerazioni dal sapore razzista, omofobo e misogino, ha suscitato molte proteste nei mesi scorsi. Un comunicato della Casa delle donne di Parma e di altre associazioni (tra cui ANPI, Centro Antiviolenza, Centro Studi Movimenti, Ciac onlus, Cooperativa Lunaria , Il Coro dei Malfattori, Distretto di Economia Solidale, Donne In Nero, Ecovillaggio Alvador – la comune, La Paz Antiracist Football Club , Maschi Che Si Immischiano, Officina popolare, L’Ottavo Colore , Potere al Popolo, Rete Diritti in Casa, Tuttimondi, Vagamonde e ZonaFranca) ci spiega le ragioni della protesta [ndr].
di Marco Severo
Dare un’occhiata alle chat archiviate, di tanto in tanto, può risultare dilettevole. Un gruppo WhattsApp di ex studenti universitari, ad esempio, è capace di riscattare un pomeriggio uggioso di fine estate. Infatti dentro alla chat c’è un fascista di Forza Nuova. O Seminuova, come la proverbiale signorina russa (del resto gli anni passano anche per i militanti di estrema destra). Continue reading “Le Barricate negate e la svolta paninara”
da Potere al Popolo Parma
In seguito al lancio della campagna “Io mi impegno a Parma”, che attribuisce al volontariato non retribuito lo svolgimento di mansioni dell’ambito culturale e sociale, definendo poi un privilegio l’accesso alla cultura e alle iniziative connesse, come Potere al Popolo Parma abbiamo ritenuto giusto ribadire innanzitutto che chi lavora per la cultura o nel sociale è un lavoratore o lavoratrice, e dunque deve essere adeguatamente retribuito; secondo, di conseguenza, che il volontariato può esistere come attività di supporto ad alcune iniziative, ma non può sostituire un investimento reale, anche in termini di posti di lavoro, da parte delle istituzioni in questi ambiti. Vista la risposta del vicesindaco Lorenzo Lavagetto sulla questione, arrivata alla redazione locale de La Repubblica, ci sentiamo di fare altre precisazioni.
di Marco Severo
Nell’atrio ombroso di una scuola silente una donna reca un foglio tra le dita. Il pomeriggio di mezza estate declina con il batticuore dei candidati, fermi immobili e in attesa. La donna fa cenno di pazientare, sorride. In quell’istante una figura svelta sfila nel corridoio, spinge la porta d’uscita quindi si dilegua. Il riso delle cicale e la luce esterna ne ingoiano la figura e il frettoloso in bocca al lupo.
“I commissari preferiscono uscire prima che io affigga i voti” confida la donna, ancora sorridente.
Sono quasi le 18 d’un giorno di fine luglio. Al pian terreno di un grosso istituto scolastico – in una città che lasciare anonima è bello – si è appena concluso un turno d’esame dei candidati che aspirano a diventare insegnanti di ruolo nella scuola italiana, come da procedura indetta dal Dl 73/2021 art. 59 comma 9 bis: lo “straordinario bis”, il concorsone per docenti che già sono docenti (magari da dieci, quindici anni) ma ancora sono precari, assunti fin qui di settembre in settembre.
da Potere al Popolo Parma
Parma capitale della cultura. Parma dei teatri. Parma del Festival Verdi. Parma che gli anziani agli angoli delle strade cantavano l’opera. Parma del corso di laurea in Beni Culturali. Parma che si fa vanto della sua bellezza. Parma che lancia due eventi, 3 manifesti in centro, qualche gadget, l’occasione per i selfie da postare sui social, e l’illusione del privilegio di poter lavorare gratis per stare un passo davanti agli altri, in prima fila. Che orrore profondo accostare l’idea di cultura a quella di privilegio.