da Potere al Popolo Parma
È stata una campagna elettorale dura. Il risultato che abbiamo fatto non è certo confortante e ci impone delle riflessioni. Indubbiamente lo spazio elettorale, con il crollo del Movimento 5 stelle e il ritorno al bipolarismo, è angusto. L’aver trasformato le elezioni in un test politico nazionale ha cancellato il dibattito intorno ai temi, rendendoci molto difficile potere emergere nel confronto.
Abbiamo proposto una visione di rottura rispetto al sistema di potere in regione che vede nella Lega e nel Partito Democratico due facce di una stessa medaglia e per quanto sia per noi preoccupante la guerra tra poveri promossa dalla Lega, crediamo che sia alimentata e non contrastata dalle politiche perseguite in questi anni dal PD.
Lo dimostra la distribuzione del voto che vede i territori periferici, delle province, dell’Appennino, delle periferie, abbracciare l’opzione leghista pur di ottenere un qualsiasi cambiamento a una situazione che sta peggiorando inesorabilmente da trent’anni. In quei territori le politiche di austerità imposte da Bruxelles hanno reso molto più pesanti l’impoverimento, il senso di esclusione dettato dall’allontanamento dei servizi essenziali e dall’abbandono del territorio, aprendo la strada a Salvini. Il sistema del Partito Democratico in regione si è mobilitato e ha evitato il crollo, per ora. Però vediamo le stesse ricette di sempre per il futuro: privatizzazioni di servizi sociali e sanità, grandi opere, città costruite (e distrutte) intorno agli interessi immobiliari. Il loro futuro è uguale al presente, uguale a sé stesso, non contempla cambiamenti, a partire proprio da quell’essere “green” a parole e grigio cemento nei fatti.
Per il momento non siamo riusciti a risultare credibili come alternativa, ma occorre tempo. Non crediamo nelle soluzioni in un click, nei successi immediati, occorre costruire con pazienza. Non possiamo certo festeggiare, ma abbiamo fatto una campagna elettorale al massimo delle nostre possibilità, con uno sforzo davvero incredibile per cercare di portare la voce di chi suda nel retrobottega della vetrina emiliana. Una campagna elettorale generosa, fatta da uomini e donne che lavorano ogni giorno, non da professionisti, che si sono scontrati con Bestie e apparati di potere consolidati.
Ringraziamo i compagni di tutti i nodi territoriali di Potere al Popolo che si sono impegnati in questi mesi, ringraziamo la nostra candidata Marta Collot e i nostri candidati locali Sofia, Stefano, Domenico e Chiara. Ringraziamo soprattutto tutti quelli che ci hanno dato fiducia. Lungi dallo scoraggiarci, l’esito delle elezioni ci spinge ad interrogarci, a cercare di migliorarci, a essere più efficaci. Innanzitutto nel rafforzamento della nostra presenza in città e in Provincia, nel cercare di essere presenti nei conflitti sociali, aperti alla relazione con chi sul territorio quotidianamente organizza conflitto e dissenso sui temi ambientali, nei luoghi di lavoro, nelle nostre città. Abbiamo tanto da imparare, tanto da costruire, abbiamo solo iniziato un percorso, ma abbiamo scorza dura e gambe buone.