da Infopoint Barricate – San Leonardo Solidale
Venerdì 22 novembre prende il via la seconda edizione della rassegna cinematografica Cinema a San Leonardo – Tra vecchi e nuovi mondi: tre proiezioni, tutte a ingresso libero e gratuito, in vari luoghi di San Leonardo, incentrate sul tema delle migrazioni e dei mutamenti dei quartieri, visti ogni volta da una prospettiva differente.
Perché una rassegna cinematografica nel quartiere San Leonardo? La prima risposta è semplice: perché a San Leonardo un cinema non c’è. Così come mancano tante altre cose. Crediamo tuttavia che il quartiere sia ricco di risorse e abbiamo deciso di organizzare questa rassegna per creare delle occasioni di socialità e di riflessione su alcuni temi che impattano direttamente o indirettamente sulla vita di quest’area (e della città più in generale) quali i conflitti, i fenomeni migratori e la proliferazione dei centri commerciali.
Il San Leonardo è un quartiere popolare ex-industriale, dove storicamente si è insediata la popolazione che immigrava in città. Prima chi proveniva dagli appennini intorno a Parma, poi dal Sud Italia e oggi dall’estero. Spesso è dipinto dai media locali come una specie di selvaggio e pericoloso far-west e, a ogni possibile occasione, viene sottolineato come la presenza degli immigrati sia la fonte di ogni problema. Questo, unito al clima politico che stiamo vivendo, soffia sulle paure degli abitanti e le alimenta, inducendo così gli abitanti stessi a chiudersi in casa e a invocare interventi di sicurezza, aumentando la percezione del pericolo e del degrado.
È una dinamica che, allo stesso tempo, fa passare in secondo piano i veri problemi della zona: una diffusa povertà, la mancanza di spazi sociali e culturali (non c’è nemmeno una biblioteca), il rapporto verde pubblico per abitante tra i più bassi della città (nonché una grande incuria dei pochi spazi verdi presenti, che sono spesso anche luoghi di spaccio), la proliferazione incontrollata dei centri commerciali che spuntano come funghi e uccidono il piccolo commercio, contribuendo a creare desertificazione sociale nelle strade, per non parlare dello scarso intervento del Comune in tutte queste problematiche.
Eppure, si tratta di un quartiere che ha tutte le carte in regola per diventare il fulcro di progetti di rigenerazione urbana: spazi ex-industriali che si possono ri-convertire ad altro uso, una campagna mediatica che spinga sulla sicurezza e il contrasto al degrado, la vicinanza al centro e alla stazione ferroviaria, un progetto dell’università di Parma che indaghi il tema. Ma bisogna prestare molta attenzione, perché dietro al termine rigenerazione urbana, ormai abusato, si celano spesso gli interessi dei grandi costruttori, che non badano certo al benessere dagli abitanti ma piuttosto a quello delle loro tasche.
Non a caso, il San Leonardo ha alcune interessanti analogie con la Bolognina, quartiere ex-operaio di Bologna, anch’esso alle spalle della stazione ferroviaria, dove il processo di rigenerazione è attivo da qualche anno e i cui risultati sono il cambiamento radicale di molte zone, l’aumento degli affitti, l’espulsione degli abitanti più poveri, sostituiti da abitanti più abbienti e la creazione di nuovi luoghi di consumo. Un percorso che ci auguriamo possa essere diverso qui a Parma.
Per tutte queste ragioni pensiamo che organizzare una rassegna cinematografica sia un piccolo contributo per affrontare il futuro con più strumenti, offrendo delle occasioni di ritrovo, in un’area dove la gente tende a chiudersi in casa, e dei momenti di riflessione sui cambiamenti che stiamo vivendo.
Programma:
Il primo film proiettato sarà “Binxet, sotto il confine” un film documentario di Luigi d’Alife, sul conflitto curdo, presso la sala teatro della parrocchia San Leonardo in via Micheli 6, alle ore 21.
Mercoledì 11 dicembre proietteremo “Strange Fish” della regista parmigiana Giulia Bertoluzzi, presso la sede dell’associazione Cultural-mente, ex-Circoscrizione in via San Leonardo 47.
Il 15 gennaio sarà la volta di “Vite al Centro” di Nicola Zambelli, sulla diffusione dei centri commerciali e la vite dei lavoratori della grande distribuzione organizzata, presso La Casa nel Parco in Strada Naviglio Alto 4/1.