Le violenze e le molestie subite da giovani attrici impegnate in un importante Teatro cittadino, alla luce della spessa e ampia rete di complicità, connivenze, coperture, di cui ha goduto l’abusante, appaiono ancora più odiose. Non è certo una prassi inconsueta, avendo costituito negli anni il brodo di coltura in cui spesso si sono incistati la solitudine e il senso di disorientamento della vittima di abusi.
Sabato 6 dicembre abbiamo partecipato all’incontro sulla vicenda che ha coinvolto il Teatro Due e un famoso regista, condannati a risarcire due attrici per molestie e violenze sessuali, avvenute durante un corso di alta formazione. L’incontro è stato un momento pubblico e necessario per interrogarsi su cosa è successo, come è potuto succedere, perché nessuno ha fatto nulla, cosa fare ora e ci ha portato ad alcune riflessioni che intendiamo condividere con l’obiettivo di continuare a riflettere collettivamente su quanto successo e quanto succederà.
Guido Picelli, Achille Benecchi, Adelino Paini, Bruno Bucci e Antonio Cieri.
Se i muri potessero parlare, forse l’intera vita pubblica ne trarrebbe oggi vantaggio. Potremmo portare in visita il nostro presente, ad ascoltare quelle pareti. Spegneremmo le cuffie dello smartphone per accostarci alle pietre della storia. All’inizio sarebbero scricchiolii fra le fessure, minimi smottamenti di sabbia di mattoni che si fanno bisbigli. Poi attraverso gli intonaci passerebbe l’eco di vecchi palpiti, di accenti di furore e d’amore.
Il Comune di Parma ha organizzato due giornate per ricordare gli antifascisti del Parmense che combatterono a difesa della legittima Repubblica popolare di Spagna tra il 1936 e il 1939.
“Tra il 1936 e il 1939 – si legge in un comunicato del Comune – furono almeno 47 i volontari di Parma e provincia che combatterono a fianco della Repubblica spagnola nelle milizie antifasciste e nelle Brigate internazionali, che complessivamente riunirono oltre 50.000 volontari provenienti da 53 Paesi. Tra i tredici caduti parmigiani si ricordano Guido Picelli, protagonista delle Barricate antifasciste dell’agosto 1922, e Antonio Cieri, responsabile della difesa della zona del Naviglio”.
Sabato 6 dicembre alle ore 12.00 alla Casa delle donne, in via Melloni 1, parleremo dei teatri della violenza e della storica sentenza del tribunale del lavoro di Parma, che ha condannato il più importante teatro di prosa della città e uno dei suoi registi di punta per molestie e violenze sessuali.
Venerdì 5 dicembre 2025, a partire dalle 16:30, si terrà presso la sala conferenze dell’Assistenza pubblica di Parma (viale Gorizia 2/A) un convegno dedicato all’Ecopacifismo, una prospettiva di analisi geopolitica che considera la crisi climatica non solo come emergenza ambientale, ma anche come fattore strutturale in grado di alimentare conflitti, instabilità e disuguaglianze.
Il centenario della fondazione del PCI, nel 2021, ha determinato la messa in commercio di testi di taglio giornalistico molto superficiali e spesso mossi più dalla necessità propagandistica di liquidarne le ragioni piuttosto che l’interesse storiografico a comprenderne la rilevanza nello sviluppo complessivo della società italiana. Per fortuna, oltre a questi, si è anche attivato uno sforzo per riprendere la ricerca al fine di illuminare questioni rimaste in ombra in una storiografia molto concentrata sulla strategia politica e il dibattito nei gruppi dirigenti, anche per per verificare come le vicende del partito si sono articolate e differenziate nelle diverse realtà locali.
La Fondazione Arta DS Parma e l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma hanno dato impulso ad un lavoro di ricerca che si è condensato nel volume pubblicato dalla MUP Editore, intitolato “Il comunismo parmense dall’antifascismo alla Bolognina” (pp. 229, € 17,00), curato da Mariachiara Conti e Alessandra Mastrodonato.
24 novembre 2025, Amleta e Differenza Donna rendono pubblica la sentenza del tribunale del lavoro di Parma che ha condannato un noto regista parmigiano e il più importante teatro di prosa della città per molestie di contenuto sessuale e violenze sessuali e al risarcimento psicologico del danno non patrimoniale.
di Unione Sindacale di Base. Confederazione di Parma
Lo sciopero generale contro la finanziaria di guerra sarà il 28 novembre. A Parma si svolgerà una manifestazione con corteo, concentramento alle ore 9:30, in piazzale Santa Croce. Il giorno dopo, sabato 29 novembre, si svolgerà una manifestazione nazionale a Roma.
Succede che a Parma quest’anno il corteo del 25 novembre, quello per la giornata contro la violenza di genere, sarà il 22 novembre. Anticiparlo al sabato è stata una scelta fatta dalle associazioni e realtà che ogni giorno lottano contro le molteplici forme di violenza presenti nelle nostre relazioni e nelle nostre vite, e il Comune di Parma, per far in modo di essere in piazza tutt3 insieme, student3 e mondo adulto, accomunati da un’unica necessità: eliminare la violenza di genere.