Fare alleanze ribelli per costruire un mondo desiderabile

Potere al popolo Parma

(Foto di Simona Spaggiari).

«Il femminismo è uno dei movimenti politici più vitali del nostro tempo, e lotta per una società che è la stessa che chiede anche chi lotta contro il genocidio in Palestina, contro il razzismo, per la libertà e l’uguaglianza. Per questo nel marzo del 2019 a Madrid, come gruppo eterogeneo di attiviste di vari movimenti, ci siamo riunite per chiederci quale mondo desideravamo e quale percorso di lotta costruire insieme per raggiungerlo. L’arrivo della pandemia ci ha impedito di vederci fisicamente e abbiamo deciso di mettere per iscritto alcune riflessioni condivise in questo libro» Così Clara Serra, attivista e femminista spagnola, già membro dell’assemblea regionale di Madrid per Podemos, ha raccontato venerdì 9 maggio in piazzale Inzani la nascita del libro Alianzas rebeldes. Por un feminismo más allá de la identidad, appena tradotto in italiano da progetto Me-Ti col titolo Alleanze ribelli. Per un femminismo oltre l’identità (qui la scheda del libro).

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Alleanze ribelli: per un femminismo oltre l’identità. Il 9 maggio la presentazione a Rivamancina

Potere al Popolo

Venerdì 9 maggio alle 18.30, in piazzale Inzani, a Parma, verrà presentato il libro Alleanze ribelli. Per un femminismo oltre l’identità, appena pubblicato in italiano da progetto Me-Ti, un progetto editoriale di informazione e formazione indipendente. A presentare il libro saranno Clara Serra, tra le curatrici dell’edizione originale spagnola nonché dell’edizione tradotta, filosofa e femminista e già membro dell’assemblea regionale di Madrid per Podemos, e Viola Carofalo, della redazione di progetto Me-Ti, filosofa e docente all’Università Orientale di Napoli, membro del coordinamento nazionale di Potere al Popolo. La presentazione è organizzata da Potere al Popolo Parma, con la collaborazione del bar Rivamancina.

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Ciò che inquieta del discorso osceno di Priamo Bocchi

Casa delle donne Parma

Commento lungo ma necessario su Priamo Bocchi e sulla crisi di virilità (perché non ci accontentiamo e perché ci sono troppi tranelli nell’eco e nel discorso del consigliere regionale).

Ciò che ci inquieta del discorso di Priamo Bocchi è che Priamo Bocchi non parla da alticcio avventore di un qualsiasi bar della nostra città sorniona, ma prende parola nello spazio pubblico e lo fa da esponente politico di Fratelli d’Italia, il partito che governa il nostro Paese e che, stando ai sondaggi, pare sfiorare il 30% dei consensi. Continue reading “Ciò che inquieta del discorso osceno di Priamo Bocchi”

Decolonialità e femminismo. A febbraio inizia un nuovo corso alla LUSC

di Cristina Quintavalla

David Alfaro Siqueiros, La marcia dell’umanità (particolare).

“Ogni giorno, instancabilmente, miliardi di donne puliscono il mondo. Senza il loro lavoro milioni di dipendenti e agenti del capitale, dello stato, dell’esercito, delle istituzioni culturali, artistiche, scientifiche non potrebbero occupare i loro uffici, mangiare alle loro mense, tenere le loro riunioni…” (F. Vergès, 2020), tornare nelle loro case linde, far accudire i loro figli e gli anziani.

Sono le presenze invisibili che immagini dietro le vetrate di uffici illuminati, quando ormai è buio e supponi che i loro figli saranno a casa di qualcuno, o soli e incustoditi, forse senza cibo, in attesa di un ritorno. Se non fossero lì, in una casa misera, in una scuola che spesso ancora li discrimina come incapaci, sarebbero in una miniera o in un laboratorio clandestino a tessere abiti per il fast-fashion. O sono quelli che ritornano, magari in una stanza condivisa con altri, quando ormai è notte, con un treno dove hanno caricato le loro bici, magari comprate indebitandosi, per portare il cibo pronto alle case altrui. Continue reading “Decolonialità e femminismo. A febbraio inizia un nuovo corso alla LUSC”

C’è qualcosa oltre il “Not All Men”

da Casa delle donne – Parma

In queste ultime due settimane, complice anche la cadenza del 25 novembre, nella nostra città sono state pubblicate – non certo dal quotidiano locale – tre interessanti riflessioni maschili sulla violenza e sulla mascolinità. Sono tre riflessioni diverse tra loro, ma che ci dicono che qualcosa si sta muovendo e portano alla luce che c’è, da parte di alcuni uomini, una nuova urgenza di “ribaltare un paradigma di mascolinità che è da sempre funzionale al patriarcato e lo alimenta ogni giorno”, come ha scritto Christian Donelli. Continue reading “C’è qualcosa oltre il “Not All Men””

Il 25 novembre un corteo contro la violenza sulle donne a Parma

Sotto lo slogan “Smascheriamo la violenza”, lunedì 25 novembre, numerose realtà cittadine hanno organizzato un corteo contro la violenza sulle donne. La partenza è prevista da piazzale Santa Croce, a barriera D’Azeglio, alle ore 17:30, e l’arrivo in piazza Garibaldi, sotto il Palazzo Municipale. Il comunicato stampa è lapidario: “Ogni 3 giorni in Italia una donna viene uccisa dal suo compagno, marito o ex. E questa è solo la punta di un iceberg che galleggia su un mare di relazioni tossiche e non libere. Alla base ci stanno rapporti di potere squilibrati, generati e cresciuti in una società ancora patriarcale. La violenza non ha età, etnia, provenienza geografica o classe sociale. La violenza è nelle nostre relazioni”. Continue reading “Il 25 novembre un corteo contro la violenza sulle donne a Parma”

Le donne rivendicano la loro liberazione… e noi uomini?

di William Gambetta

Si avvicina il 25 novembre e le iniziative per discutere di violenza di uomini sulle donne si moltiplicano, così come gli incontri per prepararsi alla giornata. Molte ne sono le realtà protagoniste: dal Centro antiviolenza alla Casa delle donne, da Maschi che si immischiano agli studenti che organizzano assemblee di istituto per parlarne e maturare maggior consapevolezza. Alcune di queste iniziative hanno il sostegno delle istituzioni, dall’amministrazione comunale ai vertici scolastici e universitari. Forse – nonostante vi sia ancora chi nega la persistenza di una cultura patriarcale, nonostante l’ipocrisia virilista che invoca la pena capitale o la castrazione chimica a ogni nuova donna ammazzata o violentata, nonostante i molti direttori di giornali che continuano a giustificare con raptus e pazzia i femminicidi, nonostante i deliri filorazzisti di qualche ministro – forse, dicevamo, qualcosa si muove. Ben oltre la “giornata” di sensibilizzazione. E non potrebbe essere altrimenti visto che la strage continua: da gennaio ad oggi sono 96 le donne uccise in Italia da mariti, ex mariti, compagni, ex compagni, padri o fratelli che volevano mantenere il controllo sulle loro vite. Una ogni 3 o 4 giorni. Una strage appunto. Eppure… Continue reading “Le donne rivendicano la loro liberazione… e noi uomini?”

La storia delle donne è una storia di dissenso. La Casa delle donne contro il ddl 1660

di Casa delle donne di Parma

C’è una bellissima poesia di Rupi Kaur che recita così: “mi reggo in piedi / sui sacrifici di milioni di donne prima di me / pensando / cosa posso fare / per rendere più alta questa montagna / in modo che le donne dopo di me / vedano più lontano”.

E in questa poesia, secondo noi, sta il senso profondo della nostra contrarietà verso il disegno di legge 1660, cosiddetto “sulla sicurezza”, che oggi stiamo contestando. Perché questo ddl annulla la montagna di cui parla Rupi Kaur, una montagna fatta di battaglie tenaci che, soprattutto negli ultimi 150 anni, le donne hanno portato avanti conquistando diritti che da sempre erano a noi negati. Continue reading “La storia delle donne è una storia di dissenso. La Casa delle donne contro il ddl 1660”

Fuori gli antiabortisti dai consultori! La città tappezzata di manifesti

Questa mattina mi son svegliatə… e ho trovato la città piena di manifesti sul diritto all’aborto. Già, perché oggi è l’anniversario della legge 194 che il 22 maggio del 1978 sanciva, finalmente anche in Italia, il diritto di abortire in maniera legale e non di consegnare le donne al segreto, all’umiliazione o addirittura al carcere per la propria scelta di non portare avanti una gravidanza. Continue reading “Fuori gli antiabortisti dai consultori! La città tappezzata di manifesti”

Per Meena Kumari

di Annamaria De Tuglie e Serena Menozzi*

Per Meena Kumari abbiamo fatto rumore. Per Meena Kumari abbiamo urlato. Per Meena Kumari non siamo state zitte. Per Meena Kumari ci siamo strette e stretti in una piazza una sera gelida di fine novembre. Meena Kumari, uccisa brutalmente dal marito il 28 novembre a Salsomaggiore, è la vittima n. 106 di femminicidio nel nostro paese dall’inizio dell’anno.

Se toccano una rispondiamo tutte: non appena la tragica notizia dell’assassinio di Meena Kumari ha iniziato a circolare, mentre angoscia e rabbia irrompevano – ancora una volta – nelle nostre giornate, crescevano la necessità e l’urgenza di mobilitarsi. Continue reading “Per Meena Kumari”