da Centro studi movimenti
Dall’Oltretorrente al quartiere Montanara, in auto o in scooter, oggi ci vogliono pochi minuti, attraverso il ponte dei Carrettieri e via Po, ma quando nel 1929 furono costruiti i capannoni della Navetta quella zona era talmente distante e isolata dal resto della città che la gente iniziò a chiamarla Baia del re, facendo riferimento a una nota vicenda dell’epoca, quando nel 1928 l’esploratore Umberto Nobile era partito da un fiordo norvegese ‒ chiamato appunto “Fiordo del re” ‒ per tentare la transvolata del Polo Nord. Nell’immaginario popolare, quindi, la Navetta non era città, ma un posto lontano, quasi quanto il Polo nord. Continue reading “Sabato 9 aprile una passeggiata sulle tracce degli sfollati dell’Oltretorrente”