“Siamo il grido di chi non ha più voce!” La voglia di buttare fuori quello che ciascuna “ha dentro” si fa azione collettiva per il 22 novembre

di Casa delle donne Parma

Succede che a Parma quest’anno il corteo del 25 novembre, quello per la giornata contro la violenza di genere, sarà il 22 novembre. Anticiparlo al sabato è stata una scelta fatta dalle associazioni e realtà che ogni giorno lottano contro le molteplici forme di violenza presenti nelle nostre relazioni e nelle nostre vite, e il Comune di Parma, per far in modo di essere in piazza tutt3 insieme, student3 e mondo adulto, accomunati da un’unica necessità: eliminare la violenza di genere.

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Rompiamo il silenzio! Sabato 22 novembre un corteo contro la violenza di genere a Parma!

A cura di Casa delle donne Parma, Centro antiviolenza, Donne in nero, Oltre la 194, Centro studi movimenti, Ciac, Il Post, L’Ottavo colore, Giolli coop, Maschi che si immischiano, ANPI sezione Lina e Laura Polizzi, Udu, Tuttimondi, CSI, SSU, La Paz, Coro dei Malfattori, Rete diritti in casa, Vagamonde, W4W, P4W e OltreCoro

Sabato 22 Novembre 2025, ore 10, con ritrovo in piazzale Santa Croce, a Parma, è stato organizzato da numerose associazioni e studenti e studentesse delle scuole superiori un “corteo per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere”. Qui di seguito il testo del volantino diffuso sui social, intitolato “Rompiamo il silenzio!” [ndr].

Gridiamo insieme perché vogliamo eliminare ogni forma di violenza dalle nostre vite. Gridiamo perché ci fa orrore uno Stato che non riconosce l’autodeterminazione femminile, che attacca i centri antiviolenza femministi, che svuota la sanità pubblica, che delegittima ogni forma di dissenso e che sa solo punire e controllare in nome di una sicurezza che nulla ha a che fare con la nostra libertà e con i nostri diritti.

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Né verticale né orizzontale. Il libro radicale di Rodrigo Nunes

di Andrea Bui

Venerdì 31 ottobre, alla Libreria Chourmo verrà presentato il libro di Rodrigo Nunes Nè verticale né orizzontale. Una teoria dell’organizzazione politica (Edizioni Alegre 2025). Con l’autore discuteranno Andrea Bui (Potere al popolo) e Erika Trombi (Casa del popolo Thomas Sankara). Di seguito pubblichiamo una recensione al volume di Andrea Bui [ndr].

Ovunque ci siano persone che non si sentono obbligate a essere o questo o quello, e che adottano tattiche e pratiche non per puntellare un’identità ma perché potrebbero funzionare, c’è speranza…”

Rodrigo Nunes compie un’operazione tanto coraggiosa quanto necessaria: non considerare la questione organizzativa come una questione identitaria, un’arena in cui si scontrano irriducibili opposizioni: “orizzontale vs verticale”, “movimento vs partito”, “autonomia vs coordinamento”. In Nè verticale né orizzontale non troveremo un modello tutto nuovo, ma una postura e uno sguardo nuovi sul tema. Innanzi tutto una postura pragmatica, che si chiede “se funziona” prima di chiedersi se “sia giusto”, una domanda necessaria viste le sconfitte da cui la sinistra sembra non riesca ad uscire. E una delle spie di questa impasse potrebbe essere proprio un dibattito sull’organizzazione che non si preoccupa dell’efficacia. L’organizzazione è stata spesso e volentieri vista come la scelta della forma giusta che aveva più a che fare con l’identità che non con il suo essere adeguata ad uno scopo.

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Fare alleanze ribelli per costruire un mondo desiderabile

Potere al popolo Parma

(Foto di Simona Spaggiari).

«Il femminismo è uno dei movimenti politici più vitali del nostro tempo, e lotta per una società che è la stessa che chiede anche chi lotta contro il genocidio in Palestina, contro il razzismo, per la libertà e l’uguaglianza. Per questo nel marzo del 2019 a Madrid, come gruppo eterogeneo di attiviste di vari movimenti, ci siamo riunite per chiederci quale mondo desideravamo e quale percorso di lotta costruire insieme per raggiungerlo. L’arrivo della pandemia ci ha impedito di vederci fisicamente e abbiamo deciso di mettere per iscritto alcune riflessioni condivise in questo libro» Così Clara Serra, attivista e femminista spagnola, già membro dell’assemblea regionale di Madrid per Podemos, ha raccontato venerdì 9 maggio in piazzale Inzani la nascita del libro Alianzas rebeldes. Por un feminismo más allá de la identidad, appena tradotto in italiano da progetto Me-Ti col titolo Alleanze ribelli. Per un femminismo oltre l’identità (qui la scheda del libro).

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Un’agorà per i nostri ragazzi

di Stefano Manici*

Alcuni giorni fa, alla Libreria Feltrinelli, ho avuto la fortuna di assistere alla presentazione del bel libro di William Gambetta Democrazia proletaria. La nuova sinistra tra piazze e palazzi (1968-1980), in una nuova edizione di DeriveApprodi, ammirando sempre l’eloquenza, il rigore metodologico e la passione dell’autore per la storia, che andrebbe raccontata sempre così. Ad un certo punto uno dei moderatori, un giovane studente, ha preso la parola chiedendo all’autore come poter attualizzare alcune istanze delle proteste degli anni ’60 e ’70, come fare politica oggi? L’autore ha dato una risposta da storico, precisa, puntuale, attenta, ma quella domanda mi è risuonata in testa fino a sera tardi, perché ha sollecitato la mia postura pedagogica, stimolando alcune riflessioni che come al solito non hanno la pretesa di essere esaustive ma di porre domande, come da prassi filosofica. Continue reading “Un’agorà per i nostri ragazzi”

Carte e libri del movimento LGBT+ all’archivio del Centro studi movimenti

dal Centro studi movimenti

Nei mesi scorsi è stato depositato alla Biblioteca Germinal del Centro studi movimenti un consistente fondo librario del movimento LGBTQ+. Si tratta di oltre 230 volumi, pubblicati tra la fine degli anni Settanta e oggi, di numerose case editrici, riguardanti le lotte, le condizioni e le culture del mondo lesbo, gay, bisex, trans e queer, e di una consistente raccolta di una decina di periodici, tra le quali le riviste italiane “Babilonia”, “Pride” e “La Parola”, e altre straniere, come le francesi “Masques” e “TÊTU”, l’olandese “Butt” e le inglesi “Gay Times” e “Attitude”. Continue reading “Carte e libri del movimento LGBT+ all’archivio del Centro studi movimenti”

Il Comune ricordi la figura di Vincenzo Tradardi

Pubblichiamo un appello, firmato da numerosi attivisti e intellettuali di Parma, per intitolare a Vincenzo Tradardi la sala conferenze del parco Bizzozero.

Già molto segnato dalla malattia, una ventina di giorni prima della sua morte Vincenzo Tradardi volle partecipare a un incontro pubblico organizzato dal “Comitato Salviamo la Costituzione”, contro le riforme costituzionali volute dal governo Renzi. In quell’occasione la lotta per la Costituzione significava difendere l’indipendenza dei poteri e il controllo tra essi, ma anche l’impianto egualitario, solidaristico, universalistico della nostra Carta, che si esprimeva nei diritti sociali garantiti e tutelati. Continue reading “Il Comune ricordi la figura di Vincenzo Tradardi”

Due presidi antifascisti contro il comizio di Roberto Fiore

Contro il comizio di Roberto Fiore, dirigente dell’organizzazione neofascista Forza Nuova, stasera sono stati convocati due presidi, il primo da Art Lab, Potere al Popolo, La rage, La Paz Antiracist Football Club e Ciac, in viale Toschi alle 19, il secondo promosso da Cap 43100, un coordinamento antifascista che raccoglie Anpi, Officina popolare, Ateneo libertario, Usi, Pirati Metropolitani, Pci e Partito democratico, con appuntamento in piazzale Della Chiesa, all’angolo tra viale Bottego e via Verdi, alle ore 20. I due presidi si dovrebbero ricongiungere in un’unica manifestazione di contestazione al dilagante neofascismo.