L’atomo e il turbante, uno sguardo sull’Iran contemporaneo

di Latino Taddei

Dal 15 gennaio al 3 febbraio 2026, organizzato nell’ambito della Libera Università del Sapere Critico, si svolgerà il corso L’atomo e il turbante, diviso in quattro incontri. Le lezioni analizzeranno la situazione sociale e politica dell’Iran contemporaneo. Altre informazioni si possono trovare a questo link. Abbiamo chiesto a Latino Taddei, curatore del corso, di presentarlo con un breve articolo sul nostro blog (ndr).

L’estate di dieci anni fa l’Iran firmava, assieme a Unione Europea, Germania, Stati Uniti, Cina, Russia e Regno Unito, il JCPOA, ovvero l’accordo che prevedeva lo sviluppo controllato del nucleare civile persiano assieme alla progressiva eliminazione delle sanzioni occidentali che da decenni soffocavano l’economia iraniana.

Ricordo vivamente quei giorni di luglio, nei quali a Teheran si percepiva in maniera evidente di essere nel mezzo di un fatto storico, un passaggio fondamentale nel percorso di avvicinamento dell’Iran verso i paesi occidentali, con tutte le conseguenze del caso (economiche, politiche e diplomatiche fra tutte).

Continue reading “L’atomo e il turbante, uno sguardo sull’Iran contemporaneo”

Vittorio Bottego giù dal piedistallo. Nuove ricerche del Centro studi movimenti

da Centro studi movimenti

Le strade di ogni città sono la plastica testimonianza della sua memoria, anche quella rimossa, come nel caso del colonialismo italiano. A Vittorio Bottego, esploratore parmigiano della fine dell’Ottocento, Parma ha dedicato un ruolo di primo piano nella toponomastica, l’intitolazione di una scuola e un monumento posto all’esterno della stazione ferroviaria. Nonostante questa presenza diffusa la figura di Bottego, come quella di molti altri protagonisti del colonialismo italiano, rimane per i più avvolta in una densa nebbia, nutrita di mito e campanilismo provinciale, che da un lato ne rende incerti i contorni reali e dall’altro rafforza il paradigma degli “italiani brava gente”. Continue reading “Vittorio Bottego giù dal piedistallo. Nuove ricerche del Centro studi movimenti”