Le Barricate di Parma: Davide contro Golia

di William Gambetta

Fotografia di Glenda Pelosi.

Come di consueto, il 5 agosto scorso, davanti al Monumento alle Barricate di Parma, in piazzale Rondani a Parma, si è svolta la commemorazione a ricordo della rivolta popolare antifascista del 1922. Organizzata dalla Camera del lavoro della CGIL di Parma, in collaborazione con le associazioni partigiane e antifasciste, il Comune e la Provincia, tra i diversi interventi anche quello di William Gambetta del Centro studi movimenti, che pubblichiamo di seguito (ndr).

È quella di oggi un’altra occasione per poter riflettere sui fatti di Parma dell’agosto 1922. Lo vorrei fare non attraverso gli occhi del passato, da un punto di vista storico (chi è qui oggi sa bene cosa successe in quelle straordinarie giornate di 102 anni fa e dunque non penso ci sia bisogno di raccontarlo), quanto con gli occhi del presente. Continue reading “Le Barricate di Parma: Davide contro Golia”

Come Antonio Cieri. Almeno un po’

di Marco Severo

Ieri, domenica 7 aprile, in borgo del Naviglio si è svolta la commemorazione di Antonio Cieri, anarchico, Ardito del popolo e combattente antifascista sulle Barricate di Parma del 1922 e a difesa della Repubblica spagnola nel 1936. Nella piazzetta dell’Avèrta, davanti alla lapide che lo ricorda, posata alcuni anni dalle organizzazioni anarchiche, si sono alternate le voci di Massimo Franzoni, in rappresentanza del Gruppo Anarchico A. Cieri e dell’Unione sindacale italiana (USI), e Marco Severo, per il Centro studi movimenti e l’Associazione italiana combattenti volontari nella guerra di Spagna (Aicvas). Di seguito pubblichiamo l’intervento di Severo [ndr].

Siamo tutti un po’ anarchici. Facile esserlo, dopotutto. Evitiamo di guardare la televisione, di usare l’auto, di andare a votare. Mettiamo “mi piace” ai gruppi per una scuola alternativa e cresciamo figli non omologati. Siamo iscritti a un Gruppo di acquisto solidale e se proprio, per sciagura, ci capita di far la spesa all’Esselunga, compensiamo l’infrazione promettendoci di dire due parole, un giorno di questi, a quel caporeparto nato stronzo con il completino gessato che assilla i poveri commessi chinati a impilare gli stracchini. Continue reading “Come Antonio Cieri. Almeno un po’”

Le Barricate negate e la svolta paninara

di Marco Severo

Dare un’occhiata alle chat archiviate, di tanto in tanto, può risultare dilettevole. Un gruppo WhattsApp di ex studenti universitari, ad esempio, è capace di riscattare un pomeriggio uggioso di fine estate. Infatti dentro alla chat c’è un fascista di Forza Nuova. O Seminuova, come la proverbiale signorina russa (del resto gli anni passano anche per i militanti di estrema destra). Continue reading “Le Barricate negate e la svolta paninara”

1922-2022: un centenario vissuto intensamente…

da Centro studi movimenti

Le iniziative per ricordare il centenario delle Barricate di Parma nel corso del 2022 sono state numerose. Molte sono state promosse e sostenute dalle istituzioni, altre sono state organizzate da collettivi, associazioni, sindacati o istituti di ricerca come il nostro, altre ancora sono state animate “dal basso”, da circoli culturali, gruppi di amici o singoli artisti, insegnanti, giornalisti ecc. che in qualche modo si sono sentiti in dovere di promuovere qualcosa a ricordo di quelle giornate di 100 anni fa. E così, dedicato alle Barricate, nel corso dei mesi abbiamo visto snodarsi un attivismo straordinario: scritte e murales, fumetti e articoli su giornali, fanzine studentesche e blog, canzoni e feste popolari, conferenze e lezioni-spettacolo, mostre e visite guidate, giochi da tavola e performance teatrali e, per finire, anche la produzione di una birra artigianale. Continue reading “1922-2022: un centenario vissuto intensamente…”

Barricate 1922. Una memoria indomabile

William Gambetta*

Foto di Marco Cavallini

Difficile per chi vive a Parma non sentir parlare delle Barricate. Se poi si frequentano gli ambienti della sinistra radicale, del movimento antifascista, delle associazioni partigiane o anche solo dei circoli popolari della città è quasi inevitabile. Dal 1997, peraltro, un monumento segna con la sua presenza un ingresso all’Oltretorrente e un busto di Guido Picelli, seppur modesto, si fa notare nell’omonima piazza. Ai suoi piedi, per una ragione o l’altra ‒ un corteo o una celebrazione ‒ vengono posati continuamente fiori, corone o biglietti. Continue reading “Barricate 1922. Una memoria indomabile”

Dal Naviglio all’Oltretorrente una scorribanda antifascista

da Centro studi movimenti e Musei urbani

Alle barricate! Alle barricate! A cento anni dalla resistenza dell’agosto 1922 una Scorribanda antifascista attraverserà gli antichi rioni popolari della città con un happening notturno e itinerante di artisti, attori, musicisti e performer. Dal Naviglio all’Oltretorrente riecheggeranno le parole di Guido Picelli, quando esortava i lavoratori divisi in mille partiti diversi ad unirsi in un unico fronte per respingere il fascismo; gli ordini di Italo Balbo che incitava all’assalto; le parole allarmate del prefetto nei telegrammi che, ora dopo ora, inviava al ministero dell’Interno per aggiornare lo Stato sulla gravità della situazione; le memorie di Antonio Cieri, quando dopo la morte di Guido Picelli in Spagna nel 1937 – qualche mese prima della sua stessa morte – ricordò il compagno fraterno e il suo coraggio da leone. Continue reading “Dal Naviglio all’Oltretorrente una scorribanda antifascista”

Dal fascismo all’antifascismo: la storia a Palazzo del Governatore

da Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma

“Squadrismo e Antifascismo: Italia/Parma 1922” è un ciclo di incontri, valido anche come corso di aggiornamento per insegnanti, promosso nell’ambito del Centenario delle Barricate a Parma. Con il patrocinio del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna e dell’Istituto nazionale “Parri”. Continue reading “Dal fascismo all’antifascismo: la storia a Palazzo del Governatore”

Le parole di Guido Picelli. Presentazione alla Feltrinelli di via Farini

da Centro studi movimenti

Molti conoscono Guido Picelli come l’animatore delle Barricate di Parma del 1922, quando al comando dei suoi Arditi del popolo guidò la vittoriosa resistenza dei rioni proletari contro migliaia di fascisti. Fu quello l’episodio più eclatante della sua vita, quello che lo rese noto ben oltre i confini della sua città. Eppure la sua esistenza fu segnata da molte altre battaglie come dirigente e deputato prima del Partito socialista e poi di quello comunista. Continue reading “Le parole di Guido Picelli. Presentazione alla Feltrinelli di via Farini”

Il Naviglio ricorda Antonio Cieri a 100 anni dalle Barricate

da Aicvas, Centro studi movimenti, Gruppo anarchico Cieri e Usi Parma

Quella di Antonio Cieri, nato a Vasto nel 1898, è stata una vita travagliata e intensa. E come quella di molti altri lavoratori antifascisti e anarchici è stata un’esistenza oscurata prima dal regime fascista e poi, per molti decenni, dall’Italia democratica. Solo negli anni Ottanta, Paolo Tomasi – giornalista indipendente – si interessò alla sua figura, partendo da quello che si diceva di lui negli ambienti delle osterie popolari dell’Oltretorrente. Pezzo dopo pezzo, così, ne ricompose il percorso esistenziale e politico di uomo dalle tante città e, soprattutto, dalla forte coerenza e moralità. Continue reading “Il Naviglio ricorda Antonio Cieri a 100 anni dalle Barricate”

La mia divisa, per un Picelli autentico e “sparmigianizzato”

di Marco Severo

Foto segnaletica di Guido Picelli, anni venti (Archivio Centrale dello Stato di Roma, Casellario politico centrale, Fasc. “Picelli Guido”).

Nella città dei tre santini – Maria Luigia, Verdi, anolino – circola da alcuni giorni un libro il cui merito è di aver riacciuffato per i capelli un quarto (e pur antitetico) candidato alla mistica incoronazione. La mia divisa. Scritti e discorsi politici di Guido Picelli, curato da William Gambetta, edito dalla Bfs in collaborazione con il Centro studi movimenti e il Comitato Agosto 1922, è infatti un’opera integra e dall’austerità casomai monacale. Guido Picelli l’eroe, il feticcio di Mussolini, il capopopolo, il valente guerrigliero, “l’anticipatore dell’Unione europea”, il Che Guevara di Parma eccetera eccetera, ne La mia divisa viene tirato giù dall’altarino del culto pop a uso e abuso politico, per essere ricollocato nel quadro di più autentiche coordinate culturali, sociali, umane. Continue reading “La mia divisa, per un Picelli autentico e “sparmigianizzato””