Italpizza, processo alle operaie “colpevoli di sciopero”. SiCobas in manifestazione nazionale

da Potere al Popolo Parma
Si parla spesso di antifascismo: i decreti sicurezza, Salvini, l’estrema destra… Difficilmente si pensa al fascismo quando si parla di un gruppo imprenditoriale di successo, che produce pizze surgelate ed è indicato come una delle “eccellenze del made in Italy”, per di più a Modena, nel cuore dell’Emilia. Certo non ci sono camicie nere, mani tese e balconcini, ma ci sono degli ingredienti molto più pericolosi.

Italpizza ha visto davanti ai propri cancelli una lotta di 10 mesi da parte delle sue operaie che rivendicavano il semplice diritto ad essere assunte con un contratto decente, quello del settore alimentare. 10 mesi di scioperi e picchetti lungo la via Emilia, per rivendicare qualcosa che dovrebbe essere un diritto. E invece c’è la celere per 10 mesi a garantire il proseguimento della produzione di questa “eccellenza”. 10 mesi in cui la polizia, pagata coi soldi pubblici, si è comportata come un qualsiasi nucleo di vigilanza privata al servizio di un padrone. E ancora di più ce lo ricorda la puntualità con cui 67 (sessantasette) persone saranno processate per quei dieci mesi di lotta in cui hanno preteso rispetto e dignità. L’imputazione è quella di violenze, resistenze, ecc, sfiorando il ridicolo nel pensare che queste donne abbiano pestato dei robocop addestrati ed equipaggiati da guerra.
Ma tanto nessuno sta seguendo questa vicenda, non ci sono le televisioni e i tweet del politicante di turno, sono 70 donne, 70 operaie contro un gruppo industriale arrogante, ammanicato col potere che conta (che qui in Emilia significa PD) e con un senso di impunità conseguente. Manganelli, processi e silenzio.
Sono questi gli ingredienti con cui è impastata questa storia, una storia dal sapore inconfondibile e che dovrebbe preoccuparci tutti quanti. Quando l’effetto placebo della cassa integrazione svanirà e vedremo licenziamenti e sacrifici imposti “per stare sul mercato” e non “andare a produrre altrove”, quando la crisi sanitaria si salderà a quella economica, potremmo avere in pasto anche noi la ricetta ItalPizza: manganelli, processi e silenzio.
Per questo oggi, a Modena, ci saremo anche noi a manifestare con queste donne e col SiCobas, perché è l’unico posto dove pensiamo si debba stare, perché la lotta delle operaie di ItalPizza deve essere la lotta di tutti i lavoratori!