Legambiente a Borgotaro: «Dal sindaco solo ottimismo ostentato»

da Legambiente, circolo Alta Val Taro

Il sindaco di Borgotaro Diego Rossi

Le dichiarazioni del sindaco di Borgotaro, il dottor Diego Rossi, rese nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Comunale necessitano di alcune precisazioni e di una smentita.

Le precisazioni.
Il fatto che i valori riscontrati dal Cnr, durante i controlli al camino, indoor allo stabilimento Laminam e presso tre recettori discreti siano nei limiti della norma, non significa che tali valori, come ha asserito il Sindaco, siano “molto buoni” e non destino preoccupazione. Questo ostentato ottimismo non tiene conto di alcuni aspetti importanti.

1) Non esiste letteratura scientifica e studi specifici che prendano in considerazione gli effetti sull’ambiente e sulla salute umana dovuti al contributo di più inquinanti in combinazione tra loro. Questi effetti combinati, peraltro, non sono stati minimamente oggetto degli studi del Cts, così come non lo sono stati del Cnr. Per quanto concerne l’Istituto Superiore di Sanità, il giudizio è sospeso, in quanto le analisi sono ancora in itinere (termineranno a fine ottobre 2019). Se, a differenza di quanto da noi asserito, il Sindaco ha letteratura di merito o esperienze significative studiate sul territorio (nazionale o a livello internazionale) in cui si escludono effetti per combinazione di più inquinanti, li esibisca, in modo da tacitare le nostre critiche.

2) Quand’anche i valori riscontrati rientrino nei limiti delle normative, va considerato che Borgotaro appartiene alla zona B, secondo il piano Provinciale di azzonamento e il Piano Regionale Pair 2020. Essere in zona B significa, come è precisato dalla volontà del legislatore, mantenere le condizioni di eccellenza dell’aria e delle matrici ambientali. Aspetto, peraltro, sul quale si fonda una parte consistente dell’economia di Borgotaro e della valle. Sono ancora in corso le manifestazioni annuali del fungo porcino Igp, alla cui base è indispensabile che vi sia salubrità del suolo. Anche da questo punto di vista servono studi appositi per accertare i potenziali danni che possono derivare al patrimonio micologico e, in generale, all’ecosistema vallivo.

3) Non esistono studi epidemiologici, per mancanza di dati. Questo non significa che, nel medio e lungo termine, l’inquinamento atmosferico, pure se a bassa intensità, non possa aumentare la probabilità di patologie a carattere cronico e degenerativo. Dunque, le professioni di ottimismo del Sindaco sono del tutto fuori luogo e contrarie al principio di precauzione. Peraltro gli studi del dottor Mauro Bernardi a carico delle prime vie respiratorie e di tipo epidermico, a proposito di patologie osservate in questi mesi, evidenziano una realtà decisamente in contrasto con le affermazioni del Sindaco.

La smentita.
Non è vero che Legambiente non ha formulato proposte. Lo ha fatto in più occasioni. Abbiamo parlato, da un paio d’anni a questa parte, di “osservatorio” e non di semplici monitoraggi. In quanto l’osservatorio è qualcosa di strutturato, durevole, basato su di una programmazione delle osservazioni anche di lungo periodo. L’osservatorio, così come lo abbiamo proposto non è contro qualcuno ma vocato al controllo sistematico delle matrici ambientali, avvalendosi delle più moderne tecnologie, con raccolta di dati, in grado di compilare mappe di rischio nel breve, medio e lungo termine. Se, come asserisce il Sindaco, va tutto bene, allora questo è un motivo in più per allestire l’osservatorio, perché dagli studi scientifici verrebbero le conferme che sia l’ambiente che la salute dei cittadini non corrono rischi, presenti e futuri.

In realtà il Sindaco tergiversa, disattendendo così il documento conclusivo del Cts, sottoscritto all’unanimità dei suoi componenti e dello stesso Tavolo di Garanzia, di cui anche il Sindaco ha fatto parte. Ci auguriamo che, al più presto, prevalga la volontà di dare corso alle raccomandazioni formulate in sede tecnica, senza perdere altro tempo.

Legambiente, per parte sua, non lascerà nulla di intentato e a ogni livello di confronto, compreso quello nazionale, perché la questione ambientale e, di riflesso, la salute della popolazione siano tutelate al meglio come, del resto, risulta al primo punto del programma del nuovo Governo. L’ambiente deve avere priorità assoluta. Speriamo che anche il Sindaco Rossi ne convenga.