Quale futuro per gli anziani della Casa di riposo di San Mauro Abate?

da USB Confederazione di Parma

La situazione economica di ASP ad Personam è conosciuta: quest’anno il bilancio chiude con un passivo di 1.2 milioni, di cui 117.000 sarebbero a carico del Comune di Colorno. Il perché di ciò si fa finta di ignorarlo. Noi di USB lo denunciamo da tempo: le regole dell’Accreditamento stabiliscono il livello minimo di prestazioni sociosanitarie da erogare agli anziani non autosufficienti e quindi di finanziamenti conseguenti da parte delle Ausl. Di fatto le Ausl non rispettano tali livelli minimi con i finanziamenti necessari, e di conseguenza le ASP (da cui dipende la casa di riposo di San Mauro Abate a Colorno) non rispettano che in parte, né i diritti contrattuali ed economici dei lavoratori, né la necessaria qualità delle prestazioni agli anziani non auto sufficienti.

Inoltre è il caso di sottolineare i carichi di lavoro spesso massacranti per le lavoratrici. L’USB dice cose per niente campate per aria, tanto che lo stesso Amministratore Unico di ASP ad Personam ha denunciato sulla stampa la inadeguatezza dei parametri e delle risorse dell’Accreditamento.

Il Comune di Colorno vuole peggiorare la situazione privatizzando la gestione con le cooperative o società private?

Riteniamo che 117.000 € per un Comune come Colorno, per un casuale sbilancio, non ci pare una cifra spropositata se a favore degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. Resta il fatto che esternalizzare, come ipotizzato in sede comunale, “per tenere sotto controllo il bilancio” ci pare una follia perché, posto come detto e noto che ASP ad Personam è notoriamente sotto finanziata, darla in gestione a Cooperative o Società Private che operano sul Mercato e da quei sotto finanziamenti devono pure trarne dei Profitti significa un ulteriore degrado delle prestazioni agli anziani e un peggioramento delle condizioni di lavoro. Come succede in tutte le privatizzazioni.
Per parlarci chiaro.

E allora per “tenere sotto controllo il Bilancio” il Comune di Colorno (e l’Ausl) facciano la loro parte e la smettano di speculare sulla condizione degli anziani e sui diritti delle lavoratrici.